Papa Bergoglio nomina tredici Cardinali e prova a scegliere il proprio successore: sarà Cardinal “Tortellino” o il Cardinale Czerny che pone sul suo stemma un barcone di migranti?

Papa Francesco nella Basilica di San Pietro ha conferito l’ordinazione episcopale a tredici nuovi cardinali nel Concistoro del 5 ottobre.

In pratica Bergoglio sta creando un conclave, quello che verrà dopo il suo ricongiungimento al Creatore, per un suo successore che abbia una immagine ed una deriva progressista e pro immigrazione, con una forte connotazione interreligiosa ed apertura alle nuove istanze Lgbt e abortiste estreme.
Una visione del tutto confortata dal giudizio del cardinale tedesco Walter Kasper, che ha parlato di un’impressione che Bergoglio voglia assicurare la sua successione, per un Papa normale ed umano.
In tale direzione la nomina di Michael Czerny, 73 anni, gesuita slovacco-canadese, segretario del Sinodo per l’Amazzonia, della sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero dello Sviluppo Umano Integrale, settore particolarmente caro al Pontefice, che riguarda l’accoglienza e l’integrazione degli esseri umani al centro delle migrazioni nelle periferie
Intervistato dal portale Vatican News, aveva detto: “Nei migranti c’è Gesù […]. Questa è una identificazione molto chiara, molto diretta, molto radicale”.

Per questo, Czerny ha voluto scegliere di inserire nel suo stemma episcopale proprio i migranti, segno di un impegno coerente che, sin dai tempi dalla fondazione del centro dei Gesuiti per la Fede e la Giustizia Sociale in Canada (1989), non lo ha mai abbandonato.
Al centro dello stemma dell’arcivescovo compare lo scudo verde. In alto campeggia il simbolo della Compagnia di Gesù: il sole con il monogramma IHS, analogo a quello che si ritrova nello stemma di Papa Francesco. Nel settore inferiore, invece, è rappresentata una barca che solca il mare. A bordo, quattro profili umani, che rappresentano dei migranti. Nel colpo d’occhio totale, il sole sembra quasi guidare il loro percorso fra i marosi: un segno che, in questa sofferenza, si scopre la presenza di Cristo. Il motto scelto è Suscipe Accogli, l’inizio della preghiera latina scritta da Sant’Ignazio di Loyola negli Esercizi spirituali che sancisce l’offerta di sé a Cristo. Accanto all’icona dei migranti, quel “j” riveste una valenza ancora più pregnante, sottolinea l’accoglienza dell’uomo che, nel suo essere integrale, resta figlio di Dio.
Czerny, ha immediatamente tweettato che “ il legno della Croce, e legno da Lampedusa”. Non stupisce per un prelato che ne ha fatto una bandiera, letteralmente. 

E non stupisce alla luce delle idee di Bergoglio sul Mediterraneo come mare del meticciato, salutato come una benedizione, sulla scorta di quanto avvenne anche in Sudamerica, con la forzata mescolanza di popolazioni indigene con gli sterminatori conquistadores spagnoli.

Sempre nel senso di una cancellazione della cultura occidentale ed europea le altre nomine.

Italiano è Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, arrivato dalla città emiliana dal suo grande sostenitore Romano Prodi. Nemmeno la sua creazione stupisce, come la sua collocazione politica.
Già proprio Matteo Maria Zuppi, ribattezzato “Monsignor Tortellino”, per l’apertura, non risparmiate da aspre polemiche, al tortellino ripieno di carne di pollo per permettere anche ai bolognesi di fede islamica di festeggiare la festa del patrono che incarna alla perfezione la linea “bergogliana” del Vaticano, all’insegna del dialogo e del multiculturalismo, anche religioso. Con un retrogusto di sottomissione e abbandono delle nostre tradizioni.


Tra gli altri un altro italiano, Eugenio Dal Corso, vescovo emerito di Benguela in Angola e l’archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa Monsignor José Tolentino Medonca, teologo portoghese molto vicino alle idee di Suor Teresa Forcades, medico e benedettina spagnola, attivista sostenitrice femminista, Lgbt e aperture all’aborto.

L’omelia di papa Francesco: scelti tra gli uomini e per gli uomini; pezzi di soffitto cadono a San Pietro

“Annunziate la vera Parola, non discorsi noiosi che nessuno capisce”: così papa Francesco nell’omelia. “Riflettete che siete stati scelti tra gli uomini e per gli uomini”, “non per voi stessi”, ha continuato il Pontefice sottolineando che un vescovo deve “servire più che dominare”.

Durante la messa piccoli frammenti del soffitto della basilica di San Pietro sono caduti a terra; per precauzione la zona interessata, l’ala alla sinistra dell’altare, è stata evacuata. Nessuna conseguenza perché “si è trattato di frammenti piccolissimi” riferiscono fonti presenti in basilica.

Frammenti piccoli di una Chiesa che scricchiola da troppi anni sotto i colpi riformisti di Bergoglio, che pare non voler cedere la sua scellerata guida progressista nemmeno dopo la sua morte.

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