La Toscana dovrebbe essere vicina al ritorno in arancione.
Sarebbe un ritorno da martedì 13, sebbene ci siano ancora alcuni nodi da sciogliere.
Sapremo se potremo spostarci all’interno del Comune e molte categorie potranno riaprire o saremo relegati in casa ancora una settimana.
Molti i parametri che incidono su questa decisione da parte della cabina di regia di Roma.
Dalla Regione non ci si sbilancia in previsioni ma si attende il verdetto con rassegnata trepidazione.
I dati
La Toscana è scesa a 230 contagi ogni 100.000 abitanti, sotto la soglia di 250 che fa scattare il rosso automatico. L’indice di contagio Rt fissato all’1,02 (il rosso si accende oltre 1,25).
C’è un però e qualche problema. Sono 21 i parametri che ogni settimana vengono registrati nel report di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute.
Analizzati dal comitato tecnico scientifico, lo stesso fornisce la lettura critica del rischio alla cabina di regia del governo.
Tra questi 21 parametri, data la situazione di assoluta criticità che si registra negli ospedali.
Il tasso medio di occupazione dei posti letto nei reparti Covid e nelle terapie intensive è critico.
I dati forniti dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) in Toscana indicano che sono occupati al 44%, 14 punti sopra il limite del 30%.
Ci sono 1.992 ricoverati, ben oltre il picco registrato un anno fa e vicini al massimo toccato a novembre, con un tasso di saturazione medio dei posti letto Covid stabilmente sopra il 95% da una settimana.
Per questo il passaggio in arancione della Toscana si lega all’automatismo dei numeri, ma non è scontato.
Il meccanismo dei 14 giorni per tornare arancione
Quando una regione va in zona rossa per il tasso di incidenza può uscirne la settimana successiva se si abbassa sotto i 250. Mentre se ci va per il superamento dell’indice Rt ci resta due settimane e deve maturare 14 giorni di dati da arancione prima della promozione.
Oggi il verdetto.
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