Questa volta scelgo il mare: il voto più utile è non votare
Non andrò a votare ai referendum promossi dalla sinistra. E non per disinteresse o pigrizia, ma per una ragione ben più profonda: sono inutili, ideologici, e nascondono una precisa operazione politica. Dietro la facciata della “partecipazione democratica” si cela l’ennesimo tentativo del Partito Democratico di rilanciarsi dopo anni di incoerenze e fallimenti.
Astenersi, in questo caso, è un atto legittimo e pienamente previsto dalla Costituzione. È il modo più chiaro per dire “no” a una strumentalizzazione dei diritti dei lavoratori e delle sfide sociali del Paese.
Il Jobs Act? L’autocritica di chi ha governato male
Uno dei quesiti riguarda l’abolizione del Jobs Act. Fa quasi sorridere che il PD, lo stesso partito che lo ha ideato e approvato, ora voglia cancellarlo. È una confessione implicita: hanno governato male e ora cercano di rifarsi una verginità politica.
Peccato che la normativa sia già stata corretta dalla Corte Costituzionale, garantendo oggi indennizzi più alti rispetto alla vecchia legge Fornero. Di fatto, l’intervento richiesto è inutile, se non dannoso.
Indennizzi illimitati: colpo mortale per le microimprese
Il quesito sull’indennità nei licenziamenti per le piccole imprese rischia di trasformarsi in una trappola per chi dà lavoro. Si parla di risarcimenti potenzialmente illimitati, ignorando completamente l’equilibrio necessario tra tutela del lavoratore e sostenibilità per chi assume.
Le microimprese, che costituiscono l’ossatura del tessuto produttivo italiano, potrebbero finire strangolate, con effetti negativi anche per i lavoratori. Serve equilibrio, non slogan da comizio.
Contratti a termine: meno flessibilità, meno lavoro
Anche la proposta di limitare i contratti a termine è miope e dannosa. Togliere flessibilità significa togliere opportunità, soprattutto ai giovani.
I dati parlano chiaro: il governo Meloni ha favorito oltre 800.000 contratti stabili in due anni, numeri che smentiscono la retorica del precariato dilagante.
Perché allora approvare una misura che va nella direzione opposta? Semplice: perché fa comodo a una sinistra che rincorre consensi facili, ignorando la realtà.
Appalti e sicurezza: i fatti smentiscono il quesito
Sul fronte della sicurezza negli appalti, il governo ha già messo in campo investimenti storici e più controlli, rafforzando la tutela per i lavoratori. Il quesito referendario non solo è superfluo, ma rischia di creare confusione normativa, ostacolando chi opera nel rispetto delle regole.
Anche in questo caso, l’obiettivo non è la sicurezza, ma la visibilità politica.
Cittadinanza: non una concessione facile, ma un traguardo
L’ultimo quesito riguarda la cittadinanza, tema che la sinistra continua ad affrontare con leggerezza. Per noi, essere italiani non è un automatismo, ma una conquista.
L’Italia è già tra i Paesi europei che concedono più cittadinanze. Serve un processo serio di integrazione e consapevolezza, non scorciatoie per meri fini elettorali.
Una sinistra senza credibilità, alla ricerca di scorciatoie
In sintesi, questi referendum non risolvono alcun problema reale. Sono strumenti di propaganda per un Partito Democratico a corto di idee e in crisi di credibilità.
Fratelli d’Italia lavora ogni giorno per ottenere risultati concreti: più occupazione, meno precariato, più sicurezza.
Partecipare a questa consultazione significherebbe legittimare una campagna strumentale e demagogica. Per questo, mi asterrò. E invito chi condivide queste riflessioni a fare altrettanto. Perché a volte, un giorno al mare è davvero più utile di un voto che non cambia nulla.
Leggi anche:
www.facebook.com/adhocnewsitalia
SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT