Nobel – Eletto con il primo punto da compiere nel suo mandato: chiudere il carcere di Guantanamo. Ancora aperto. Oltre ai noti interventi in Siria, Libia, Iraq e Afghanistan, ha bombardato anche lo Yemen, la Somalia e il Pakistan. Secondo alcuni analisti è stato il presidente americano che ha tenuto in guerra gli Stati Uniti per più tempo.
Questo è il risultato della presidenza americana di Barak Obama “democratico” e insignito del Nobel per la Pace sulla fiducia.
Premio buttato via, come hanno dimostrato i fatti. Ha più conflitti sulle spalle lui che la dinastia Bush.
Poi arriva Christian Tybring-Gjedde, parlamentare norvegese, presidente della delegazione norvegese all’Assemblea parlamentare della Nato. Questo signore spariglia le carte e candida Trump allo stesso premio.
Il violento Trump, il guerrafondaio Trump. Probabilmente anche fascioleghista. Come si è permesso di non scatenare nemmeno una guerra? Ha pure avuto l’ardire di fare da mediatore tra Israele e Emirati Arabi negli Accordi di Abramo!
Vuoi vedere che, alla fine, è meglio lui di Obama? Obama che con quella faccia da professorino ha fatto la gioia di tutte le società americane di armamenti.
Adesso come faranno al New York Times? E al Washington Post? Giusto per citarne due a cui proprio Trump non va giù. A Holliwood, attori e cantanti milionari si stanno già stracciando le vesti.
Mi hanno riferito che la BoldrinA, Ginostrada, Olly Toscani e Saviano (scortato direttamente dal suo attico a Manhattan) siano stati avvistati in un negozio di magliette. Ma siano ancora incerti sul colore.
Ci vorrebbe un presidente “dem”, magari Biden, bello manipolabile e poi a dicembre si bombarda la Norvegia. Questi cialtroni con una nazionucola grande come il Montana, si permettono di dare lezioni! Poi da quelle parti c’è pure Babbo Natale: bianco, cristiano, pedofilo e sicuramente con qualche parente nazista.
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