L’ONU da sempre contro Israele

L’ONU da sempre contro Israele

L’ostilità delle Nazioni Unite nei confronti di Israele e’ nota. Ma senza andare indietro nel tempo, limitiamoci agli ultimi anni. Nel 2021 l’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato 14 risoluzioni anti-israeliane, mentre gli tutti gli altri 194 paesi del mondo sono stati colpiti in totale soltanto da quattro risoluzioni di condanna (una ciascuno contro Corea del Nord, Iran, Myanmar e l’attività russa in Crimea).

Nel frattempo è stato rinviato il voto su una bozza di risoluzione contro il regime siriano e i suoi crimini contro l’umanità

Lo scopo di queste condanne totalmente sbilanciate non è aiutare i palestinesi né proteggere i diritti umani, ma demonizzare lo stato ebraico
UN Watch, un’organizzazione non governativa di monitoraggio con sede a Ginevra, ha duramente criticato questo andazzo.

“L’aggressione delle Nazioni Unite a Israele con una valanga di risoluzioni unilaterali è semplicemente surreale, lo ha dichiarato il direttore esecutivo di UN Watch, Hillel Neuer.

È assurdo che nell’anno 2021, su circa 20 risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che criticano vari paesi, ben 14, vale a dire il 70%, siano concentrate su un solo paese: Israele. Diciamolo chiaramente: lo scopo di queste condanne totalmente sbilanciate è demonizzare lo stato ebraico”.

E’ evidente il pregiudizio anti-israeliano dell’establishment delle Nazioni Unite, e non solo i suoi Stati membri, osservando che proprio a novembre 2023 stata adottata con 168 voti contro 5 e 10 astenuti una risoluzione sul “diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese”.

Vi sono in tutto il mondo centinaia di rivendicazioni di autodeterminazione, ma l’Assemblea Generale dell’Onu ne ha individuata una sola, quella che serve per dare addosso a Israele, e intanto tace sul dovere che avrebbero i palestinesi, in base agli accordi firmati, di smantellare le loro strutture terroristiche prima di creare uno Stato a ridosso di Israele.

L’attacco smodato delle Nazioni Unite contro lo stato ebraico compromette la credibilità di quello che dovrebbe essere un organismo internazionale imparziale

Quando l’Assemblea Generale si piega in questo modo alla politicizzazione di parte e discrimina in modo selettivo Israele, vìola la garanzia di equo trattamento per tutte le nazioni, grandi e piccoli, previsto dalla Carta delle Nazioni Unite. Si deve prendere atto che paesi come Francia, Germania, Svezia e altri stati dell’Unione Europea hanno sostenuto quasi tutte le 14 risoluzioni adottate contro Israele durante questa sessione dell’Assemblea Generale, ma quelle stesse nazioni europee non sono riuscite a introdurre in Assemblea Generale una sola risoluzione sulla situazione dei diritti umani in Cina, in Venezuela, in Arabia Saudita, a Cuba, in Turchia, in Pakistan, in Vietnam, in Algeria o in altri 170 paesi. Dov’è dunque la presunta preoccupazione dell’Unione Europea per il diritto internazionale e per i diritti umani?

La farsa nell’Assemblea Generale mette in evidenza un fatto molto semplice: la maggioranza automatica delle Nazioni Unite non ha alcun interesse ad aiutare veramente i palestinesi, né a proteggere i diritti umani di nessuno.

L’obiettivo di queste condanne rituali e unilaterali è solo quello di fare di Israele un capro espiatorio.

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