Non diciamo che questo è un pareggio, perché dopo l’elezione del Presidente della Repubblica la situazione politica è rimasta immutata. È una balla che non regge.
Qui c’è un vincitore tra i leader di partito ed ha un nome ed un cognome: Enrico Letta! Il segretario del PD infatti, con pochi grandi elettori, per quanto sia improprio questo termine, ha ottenuto un risultato storico ed importante.
Ha massimizzato realmente oltre ogni più rosea aspettativa. Mattarella è un uomo con un alto profilo istituzionale, che era stato eletto per il centro-sinistra. Un presidente che il centro-sinistra è riuscito a riconfermare. Tanto di cappello a chi in politica ottiene dei risultati.
Hanno vinto pure i tanti peones, che avevano solo ed esclusivamente lo scopo di non tornare al voto per non perdere un anno di stipendio.
Caos totale a destra
Per il centro destra c’è stato un totale caos, perché il centro-destra ha dimostrato di non avere solidità.
Ai tempi di Berlusconi c’era comunque una leadership. Successivamente Matteo Salvini non è riuscito a raccogliere il testimone come federatore autorevole.
La gestione di queste elezioni del Presidente della Repubblica sono state una serie di errori concatenati. Un susseguirsi di mandare al tritacarne nomi, fino al bruciare la figura del presidente del senato. Che non ha ottenuto neanche i voti dello schieramento.
Ora è stato riconfermato Mattarella. Dal punto di vista istituzionale tutto bene. Ma guardando le cose dalla prospettiva di uno schieramento è indubbio che la sconfitta è andata al centro-destra. E soprattutto la regia non ha funzionato.
E c’è un elemento che viene sottovalutato: si è preferito nell’ambito dello schieramento di centro-destra non compromettere la maggioranza governativa, rispetto allo schieramento naturale. Quello che si presenta agli elettori al governo di migliaia di comuni, della stragrande maggioranza delle regioni e soprattutto quello che dovrebbe non presentarsi agli elettori tra meno di un anno per governare l’Italia.
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