Suicidio del ristoratore fiorentino: Nardella valuti il lutto cittadino

Suicidio

 

Suicidio del ristoratore fiorentino – Emanuele Cocollini (Vice Presidente del Consiglio comunale) e Antonio Montelatici (Presidente Commissione di Controllo): Nardella valuti proclamazione lutto cittadino

In questa tragica situazione di crisi economica e sociale le istituzioni devono dare una forte testimonianza di vicinanza. Specialmente a tutti coloro che, lavorando e rischiando in proprio, soffrono gli effetti devastanti di una crisi profonda.
È un’emergenza economico-sociale. Anche e soprattutto a Firenze e le istituzioni devono essere a fianco dei cittadini, dei lavoratori e degli imprenditori. Che il drammatico gesto del ristoratore serva almeno a far capire alla politica qual è la vera emergenza contro cui bisogna combattere con tutte le nostre forze. Per dare un futuro ad una speranza alla città.
Con l’auspicio che vengano chiarite in maniera definitiva le motivazioni di questo drammatico gesto, siamo a chiederVi che venga valutata la possibilità di proclamare il lutto cittadino”

È quanto abbiamo scritto in una lettera indirizzata al Sindaco ed al Presidente del Consiglio comunale il Presidente della Commissione di Controllo Antonio Montelatici ed io il Vice Presidente vicario del Consiglio comunale Emanuele Cocollini.

La fredda cronaca

Un ristoratore del quartiere di Santa Croce a Firenze ha compiuto il gesto estremo. Evidentemente il peso della mancata ripresa dell’attività per colpa del Coronavirus è stato troppo oneroso. Il pensiero del non riuscire ad onorare i propri impegni lo hanno portato a farla finita.

È stato trovato dai suoi dipendenti quando, rientrando dalla pausa fra il turno del pranzo e della cena, hanno fatto la terribile scoperta.

Luca, così si chiamava, si è fermato a 44 anni. Ucciso dai problemi che la mancanza di lavoro e la mancanza di prospettive gli hanno creato.

 

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