Sinistra: la minaccia, la censura e l’intimidazione

La sinistra minaccia i privati cittadini – Mario (o magari Maria) è una persona come tante: una famiglia, un buon lavoro che gli dà soddisfazioni, una casa, amici. Vita normale. 

Mario o Maria non ha mai fatto politica attivamente, mai eletto, mai sui giornali. Ma ha una sua ideologia e non l’ha mai nascosta. È una persona di destra. E in un paese occidentale, nel 2020, si può essere di destra, magari senza subire intimidazioni o minacce velate.

Sì, magari. In un paese dove Toscani dichiara che chissenefrega dei morti del ponte, dove Vauro nega la strage delle foibe tacciandola come uno strumento di propaganda, non si può dire la propria idea se non sei un comunista.

E infatti Mario (o Maria) ha ricevuto una telefonata da un “amico” che democraticamente gli ha suggerito che i suoi post si FaceBook sono troppo contro il PD e la sua costola renziana, che non si fa, che se smette di pubblicare è meglio, che altrimenti possono arrivare querele. E il consiglio arriva dai vertici.

Ed eccoci qua, magna cum laude, adesso i nostri amici comunisti democratici arrivano a minacciare con colpi di magistratura chi va a dire in giro la verità. A livello privato. Con minacce che sottintendono avvocati, e magari qualche visitina in azienda, che forse qualcosa di irregolare lo troviamo.

Quando si arriva a questi punti, a questi osceni punti, quando la sinistra minaccia, la situazione comincia ad essere grave. Invece di tutelare i cittadini, i politici li terrorizzano. È l’inizio della fine.

Mi aspetto da un momento all’altro l’istituzione della Polizia Politica: l’Italia sta vivendo in una repressione vomitevole. E noi lo permettiamo. 

Ad maiora!

Le farneticazioni di Vauro

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