Proteste contro il lockdown in tutta Europa, centinaia di arresti – Video

PROTESTE

Proteste con il lockdown – Un fine settimana caldo quello appena passato.  Con manifestazioni, scontri e arresti in diverse paesi europei. Dalla Germania alla Polonia, dalla Francia alla Svizzera, fino all’Olanda. Migliaia i cittadini scesi in piazza per protestare contro il “lockdown” imposto con l’emergenza coronavirus. In Germania le proteste più dure. A Stoccarda oltre 10 mila persone sono scese in piazza per denunciare la violazione dei diritti costituzionali giustificati dal contrasto al Covid-19. A Berlino le dimostrazioni ci sono stati scontri con la polizia. Si parla di  oltre 100 persone arrestate. Altre manifestazioni si sono svolte a Dortmund e Colonia.

Proteste a Berlino 

Svizzera 

Al confine franco-tedesco di Lembach invece alcuni sindaci francesi e tedeschi hanno rimosso le barriere che durante l’emergenza hanno impedito di attraversare il confine. In Svizzera centinaia di persone si sono radunate davanti al Parlamento a Berna. Anche qui la volontà è quella di manifestare contro le restrizioni. Nonostante nel paese già da due settimane parrucchieri e fiorai abbiano riaperto. Oggi riaprono le scuole. Manifestazioni e cortei anche a Zurigo e Basilea.

Varsavia

In Polonia tutto si è concentrato a Varsavia. Qui la protesta organizzata da alcuni imprenditori si è conclusa con 38 arresti. Partita come una dimostrazione a bordo delle proprie auto suonando il clacson, la protesta si è evoluta. Diventando un vero accampamento di fronte l’ufficio del primo ministro. La polizia è intervenuta per smantellare il campo e arrestare i manifestanti.

Il video delle tensioni in Polonia

Anche in Olanda si sono svolte varie manifestazioni. Ottanta persone sono finite in manette all’Aia davanti alla sede del governo. Cortei a suon di clacson a Utrecht.

Insomma, l’Europa bolle. Da noi tutto tace. E’ singolare il fatto che nella nazione più penalizzata dai provvedimenti anti-covid non si muova una foglia. Avrà mica ragione Roberto Gervaso quando definisce gli italiani “pecore anarchiche”?

 

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