Nessuno ricorda più la strage di Fiumicino. La strage dimenticata

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Fiumicino, Roma, 17 dicembre 1973 – Quarantotto anni fa avveniva uno degli attentati terroristici più gravi della storia. Probabilmente il più grave mai avvenuto in Europa. E si consumava proprio in Italia e per l’esattezza nell’aeroporto di Fiumicino.

Un gruppo terroristico legato all’organizzazione settembre nero, che con infame violenza e scellerata crudeltà uccise bene 32 persone con armi automatiche e bombe al fosforo. Gli uccisi erano tutti passeggeri di un Boeing 707 della Pan American World Airways.

Subito dopo i terroristi spareranno ad un finanziere e sequestrano un volo della Lufthansa uccidendo un altro italiano, e dirottandolo il volo verso prima Atene e poi Beirut. Ma sia in quest’ultima città che a Cipro le autorità locali negheranno il permesso di atterraggio.

Il volo fini ‘per atterrare dopo varie peripezie a Kuwait City. Lì gli ostaggi verranno liberati in cambio della libertà degli stessi terroristi.

Anche se successivamente verranno tramite il governo egiziano consegnati all’autorità nazionale palestinese.
Da quel momento di loro non si saprà più niente.

Come oggi l’Italia sembra aver completamente rimosso uno dei più gravi attentati della sua storia.

 

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Il 17 dicembre 1973 alle ore 12:51, un commando terrorista palestinese composto da 5 persone, fece irruzione all’interno del Terminal di Fiumicino. Gli uomini, dopo aver estratto armi automatiche ed esplosivi dalle loro valigie, si sono fatti strada all’interno del Terminal fino alla pista sparando all’impazzata e uccidendo 2 persone

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