Nave Diciotti: chiesta archiviazione per Salvini

La Procura di Catania ha formulato la richiesta di archiviazione nei confronti di Matteo Salvini per la vicenda della nave Diciotti. Lo ha annunciato lo stesso ministro dell’Interno in una diretta Facebook, durante la quale ha aperto la busta ricevuta dalla Procura.

I pm etnei hanno motivato la richiesta di archiviazione argomentando che il ritardo nello sbarco dei 192 migranti a bordo fu “giustificato dalla scelta politica, non sindacabile dal giudice penale per la separazione dei poteri, di chiedere in sede Europea la distribuzione dei migranti in un caso in cui, secondo la convenzione Sar internazionale sarebbe spettato a Malta indicare il porto sicuro”.

L’inchiesta sulla Diciotti era composta da due filoni, uno in capo alla Procura di Palermo e uno a quella di Catania. Il Tribunale di Palermo aveva già archiviato la parte di sua competenza, rimettendo a quella etnea una decisione sui fatti avvenuti nel porto. Oggi la richiesta di archiviazione della Procura di Catania: il Tribunale dei ministri ha 90 giorni per decidere se accoglierla.

Nella prima fase della vicenda Diciotti, quando la nave con 192 migranti a bordo non aveva ancora fatto rotta sul porto di Catania e il no allo sbarco non era stato pronunciato da Salvini, “nessun reato fu commesso”. Anzi, venne “tutelato l’interesse nazionale”. E’ quanto aveva deciso il Tribunale dei ministri di Palermo, soffermandosi solo su quanto accadde dal 15 al 20 agosto, da quando la “Diciotti” prese a bordo i migranti al largo della Libia a quando ne fece sbarcare 13 – ammalati – a Lampedusa.

Il Tribunale aveva poi trasmesso la pratica alla Procura del capoluogo etneo, che doveva stabilire se fosse fondata l’ipotesi di sequestro di persona a carico del ministro visto che la “Diciotti” rimase sei giorni nel porto di Catania senza che il Viminale autorizzasse lo sbarco.

“Quanto si è pagato per quest’inchiesta? Quanti uomini sono stati impiegati?”. Matteo Salvini si chiede nella diretta Facebook: “Sono innocente – ha aggiunto – potevo e dovevo bloccare gli immigrati”. Il Ministro dell’Interno annuncia un taglio ai fondi procapite destinati all’assistenza dei migranti: “I 35 euro al giorno per i migranti diventeranno molti di meno, abbiamo messo a punto un documento d’intesa con l’Autorità anticorruzione e il presidente Cantone”. 

Sembrerebbe che siano sempre più lontani i tempi dell’invasione selvaggia e delle lucrose cooperative rosse.

 
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