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LA LETTERINA DEL PRESIDENTE

di Maurizio Bianconi
5 Giugno 2025
In Politica
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Miseria e Libertà
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LA LETTERINA DEL PRESIDENTE

Il 2 giugno festa della Repubblica si sono aperte le cateratte della consueta retorica.

Il clou è stato il regalo della copia della Costituzione con allegato messaggio del presidente della repubblica.

Il fastidio che il gesto provoca per la sua banalità e le sottese intenzioni del latore, è smorzato dal fatto che senza avvedersene si è reso un servizio alla constatazione della vacuità del dire rispetto alla realtà del fare

È sufficiente mettere in contrappunto il testo della Carta e le frasi del messaggio di accompagno.

L’allegato presidenziale è un non eccelso utilizzo dell’espediente letterario di Rudyard Kipling in If (Se) ,poesia nota come ‘Lettera al figlio’.

Là l’autore avvia ogni locuzione con ‘Se’, volendo conferire al testo il senso di una tavola di comandamenti laici da osservare per essere ‘ un uomo’
Mattarella lo fa con “Significa”

Si legge che ‘Applicare la Costituzione ..significa…significa ….” nel tentativo di sigillare la Costituzione con una sorta di imprimatur e di rivendicare la riscossa democratica.

Alla fine dell’operazione di raffronto viene in mente la Sora Lella che dice all’ingenuo nipote( Carlo Verdone)” Ma ce staranno a pijá per culo,questi?” .

E chiuderla lí

Tuttavia una spigolatura è doverosa .
Si legge che ‘applicare la Costituzione ..
‘Significa riconoscere e rendere effettivo il diritto al lavoro”

Che mai come oggi è stramizzato. Gli stipendi tra i più bassi di tutta l’UE.
Paghe insufficienti,causa dell’aumento vertiginoso di miseria anche fra chi lavora soprattutto al nord e della fuga massiva all’estero dei migliori .2024 :156.000 con un +36% rispetto al 2023.
Responsabilità chiare di quanti nei piani alti sostengono le politiche finanziarie che prevedono la distruzione organizzata delle eccellenze nazionali e il genocidio del lavoro individuale e delle microimprese a favore dei vari globalismi.

Con la complicità di chi vanta aumenti occupazionali e tralascia senza interrogarsi sul fenomeno e la sua apparente contraddittorietà ,il contemporaneo aumento della povertà assoluta.Per la cronaca è in povertà 1 famiglia su 4

Colpisce poi la totale indifferenza sul numero mostruosamente alto di morti sul lavoro, piaga sociale e ferita irrimarginabile del sistema.2024 ,1090 , 3 al giorno domeniche sabati e isole comprese.

“Significa garantire i diritti dei malati”
Sicuramente i tutori della Carta non hanno mai vissuto l’inferno di un Pronto Soccorso per comuni mortali, nè sono infilati nel mostro burocratico stritola tutto di Asl, ospedali e cose così.

Non hanno mai visto una lista d’attesa, non sono mai stati maltrattati da quel genere di personale diffusissimo il cui unico sfogo è umiliare e far penare malati già indifesi e senza tutela

Tutte le persone del Mondo di sotto sanno quanto sia ipocritamente falsa la difesa dei diritti sanitari nel mentre gli interessi più biechi sono penetrati nel sistema e si è peggiorata una situazione già drammatica.

Nè si pensa neppure per un secondo a denunciare il dominio della partitanza nel settore sfruttato da decenni per i fini più abietti e dove l’unica preoccupazione per costoro può essere il farla franca.

“Significa che si possa ottenere giustizia in tempi rapidi.”

Qui non si sono fermati neppure di fronte alla vergogna ‘ Garlasco’,nè hanno pensato di glissare di fronte all’affaire Palamara e alla quotidiana riprovazione di molti comportamenti, nè al pensiero che l’autore è anche presidente del Consiglio superiore della Magistratura.

“Significa ripudiare la guerra e promuovere la pace.”

Qui si esprime tutta la doppiezza della cultura da sottochiesa che pervade il nostro paese.Dal motto ‘ la pace si fa con la pace’ coerente con questa visione del ripudio della guerra, il primo fra gli italiani sostiene il rispetto della Costituzione con il passaggio sostanziale al “si vis pacem para bellum” tanto caro a quei guerrafondai di cui l’autore non dimentica nel suo decalogo la sconfitta a opera della Resistenza .

Si potrebbe continuare voce per voce.Ma il significato è già chiaro

Viviamo nell’ipocrisia generalizzata, nell’ambiguità permanente.
Doppiezza che si invera anche nel raddoppio del mandato presidenziale divenendo di fatto una sorta di re-repubblicano a vita.

Immagine realistica di quello che ormai è l’Italia :una democrazia postdemocratica una repubblica monarchica, un paese dove fra il dire ( affermazione dei diritti) e il fare ( loro applicazione) c’è di mezzo la genía del Mondo di sopra ,espressione di un potere e di un’ipocrisia, viatici per posizioni di privilegio

Queste sì difese a oltranza con la tenacia ottusa degli usurpatori.

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Tags: 2 GIUGNOCOSTITUZIONEELEZIONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICAMATTARELLAPRIMO PIANO
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