La grande visione di un grande centenario. Kissinger in Cina

La grande visione di un grande centenario. Kissinger in Cina.

Henry kissinger è volato in Cina. L’uomo che, Segretario di Stato sotto la presidenza a Nixon, riaprì la strada ai rapporti con il Dragone, cerca di prendere le redini.

C’è qualcosa di potente nell’identità americana. Qualcosa che rende un giovane ragazzo ebreo tedesco, arrivato in America per sfuggire alle persecuzioni naziste, andato avanti solo per merito ad amare questo paese più di qualunque altra cosa al mondo. E per quanto la politica sia cinismo, pragmatismo, realismo, c’è in questa anche qualcosa di profondamente romantico.

Sì perché ha cento anni, sì perché è venerato in tutto il mondo. E se anche magari c’è la speranza di chiudere in bellezza con un’azione da premio Nobel la propria vita. In quello che sta facendo Kissinger c’è sicuramente anche un grande sentimento di amore per un paese nel caos più totale dovuto all’inconcludenza dei democratici.

Biden è nel caos , è incapace di risolvere la situazione. La diplomazia e la politica estera americana si sono arenae, perché è sceso il livello della qualità dei governanti. Allora è arrivato lui in soccorso.

Vinse la guerra fredda

Gettò sicuramente le basi per la vittoria contro l’Unione Sovietica. Perché riuscì a capire che era fondamentale separare il blocco comunista. Staccando e rompendo una granitica alleanza tra la Cina di Mao e l’Unione Sovietica di Breznev.

Ora Kissinger ha la lucidità di capire perfettamente che la situazione è cambiata. Che ai cinesi non conviene una sconfitta russa, perché poi la loro paura sarebbe l’impegno degli Stati Uniti a contenere solo le aspirazioni cinesi.

Ma Kissinger ha anche la lucidità di capire che la Cina sta tentando un’espansione non  per forza di cose incompatibile, con la sopravvivenza di una grande America. Che se anche la Cina non permetterà la sconfitta russa, potrebbe voler evitare anche la sconfitta occidentale, trovando una mediazione. Potrebbe risolvere ora come risorse allora il loro Vietnam..

L’uomo più moderno d’America

Biden è uno dei presidenti più inetti della storia americana. E non per il fatto che è anziano. Non c’entrano le capacità personali. Era anziano anche Trump, eppure,dal punto di vista della politica estera, sicuramente ha fatto meglio di questo inetto.

Kissinger a cento anni è l’uomo più moderno d’America, perché la sua visione del futuro, la sua uscita lettura degli eventi moderni, dimostrano chiaramente che una mente prescindere dagli anni se sa ancora evolversi. Ci sono anziani che sanno andare avanti e ci sono giovani che non sapranno farlo mai. Forse è un fatto insito nella natura degli uomini in base alla loro specificità.

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