Pensioni: neanche la previdenza complementare ci salverà

Le Commissioni di Camera e Senato stanno lavorando all'ultima stangata; lo schema Ponzi messo in piedi dall'Inps è ormai ad un passo dallo sfascio!

pensioni

Pensioni… i dubbi già sollevati a suo tempo (https://www.adhocnews.it/linps-ha-fatto-la-fine-del-conte-mascetti/) riguardo alla salute del nostro sistema pensionistico non sono stati fugati. Anzi, al varo del governo, risulta l’ultima riforma fiscale! L’ultima, non solo per cronologia, ma anche per impatto deleterio!

La riforma che non ti aspetti

Ad oggi, chi versa fino a 5.164€ nel proprio piano pensionistico li deduce dal reddito, ottenendo un rendimento pari al valore dell’aliquota marginale (es. ho un reddito di 30.000€, verso 5.000€ nel mio piano pensione; di conseguenza, pago le tasse su 25.000€, scendendo dal 3* al 2* scaglione Irpef, con una diminuzione dal 38% al 27%).

Attualmente, inoltre, l’aliquota sui rendimenti annuali è ridotta al 20%; viceversa, le prestazioni “finali” hanno una tassazione che oscilla tra il 15 e il 9%, in funzione degli anni di sopravvivenza del piano pensione.

La nuova proposta delle Commissioni di Camera e Senato vedrebbe annullata la tassazione sui rendimenti; ma le prestazioni finali sarebbero tassate secondo le normali aliquote Irpef, ovvero dal 23% al 46%. Come sottolinea lo studioso Alberto Brambilla: “Ci tolgono (da pagare, ndr) lo 0,6% e ci fanno pagare fino al 46%”.

Pensioni: cosa ne rimane?

E’ fuori discussione che una riforma del genere sarebbe suicida ed andrebbe a bloccare le adesioni alla previdenza complementare; adesioni che invece erano in crescita costante. Secondo le ultime statistiche della Commissione di Vigilanza, infatti, le posizioni aperte al primo semestre 2021 erano in aumento rispetto alla fine del 2020 di 138.000 unità, pari all’1,5%.

Per non parlare dei rendimenti, che si confermavano superiori a quelli del Tfr, con punte del 6.6% per i Piani Individuali Pensionistici di tipo assicurativo.

 

Considerando che, secondo le ultime previsioni, nel 2050 ad ogni pensionato corrisponderà solo 1,1 lavoratore, è evidente il fallimento del più grande schema Ponzi di tutti i tempi. La vita media si allunga e la sproporzione tra chi paga le pensioni e chi in pensione lo è di già diverrà sempre più allarmante.

Il rischio di andare in pensione a 70 anni con quattro soldi è reale più che mai.

“Dobbiamo dircelo chiaramente… questo rischio c’è!” (semicit.)

 

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