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Home Sport

Juventus: Il nemico lo puoi distruggere dal suo interno

di Niccolò Nesi
29 Ottobre 2020
In Sport
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juventus
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La Juventus è la squadra più amata di Italia, ma al contempo anche la più odiata. Chiedere informazioni ad un interista, per non parlare dei napoletani. Ma a Firenze, l’odio per la Juventus è quasi una religione. Ha un che di missione.

Purtroppo si sa, nella vita reale difficilmente Davide sconfigge Golia. Per lo meno usando tattiche convenzionali. La lotta sarebbe troppo impari. Specialmente se il campo di battaglia è il campionato di serie A dove, oltre allo strapotere del campo, ci sono i soliti aiutini.

In campo internazionale, specialmente se davanti a te hai chi a le palle (da calcio) più grosse, ne buschi. In questo caso parliamo del Barcellona, che ieri ha dato due scapaccioni alla tanto vituperata Vecchia Signora.

Morata ha avuto una crisi di identità, con 3 gol annullati per fuorigioco dal VAR. Fuorigioco che peraltro c’erano. Ma in casa Juventus non ci sono di certo abituati.

La strategia Viola

Le due reti del Barcellona sono state procurate da due ex viola. Ed è qui che l’astuzia sublime di Firenze viene fuori, silenziosa ed efficace come il morso di un serpente.

Primo gold del Barcellona: Dembélé tira e il piedino maligno di Chiesa crea una parabola imparabile per il portiere strisciato. Secondo gol: Bernardeschi lascia il suo luogo naturale (la panchina) e travolge un attaccante blaugrana in area. Rigore e Messi timbra.

È dunque questa la strategia: vendere a caro prezzo delle spie che vadano a minare la struttura della squadra con prestazioni scadenti al limite del devastante. In pratica come fanno le termiti: entrano nel legno, lasciando integra la struttura esterna, ma svuotandolo pezzo dopo pezzo. Finché, completamente privo di sostanza, il mobile collassa su se stesso. Finezza machiavellica.

Considerando che Bernardeschi sta per la maggior parte del suo tempo su delle panchine, comode quanto vuoi, ma sempre panchine. Analizzando che Chiesa da quando gioca nella Juventus ha collezionato prestazioni da 4, espulsioni, autoreti e rigori contro, direi che a Firenze abbiamo attuato una splendida strategia.

 

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