Il sogno di Reagan: la politica che crede nella fede

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Quando Ronald Reagan visitò il Portogallo pronunciò davanti al parlamento lo storico discorso di Fatima asserendo che: “È una cosa che i portoghesi possono insegnare al mondo. Perché la grandezza della vostra Nazione, come di qualsiasi Nazione, risiede nel vostro popolo. Può essere vista nella sua quotidianità, nelle sue comunità e nei suoi paesi, e soprattutto nelle chiese semplici che punteggiano la vostra terra. E testimoniano una fede che giustifica tutte le rivendicazioni di dignità e libertà degli uomini”.

Tutti furono colpiti dal fatto che il Capo di Stato mostrasse in un’assemblea legislativa un così grande attaccamento alla religione. Ma perché stupirsi? L’uomo non è fatto solo di materia. Egli è dotato di un’anima che lo differenzia da tutto il resto del creato.

Un’Entità Superiore

Esiste un universo che è stato ideato e viene diretto da sempre e per sempre da un’entità Superiore. È ridicolo pensare che l’universo e tutto il creato si siano generati senza una causa precisa ed autonomamente dal niente.

Come sarebbe ridicolo pensare che una città possa nascere dal niente che fa cadere ordinatamente, e perfettamente tutto l’indispensabile per costruire strade, ponti, case, piazze, edifici. Come dietro una città c’è la pianificazione di un architetto, così è contro ogni logica pensare che un immenso e universo si sia potuto costituire senza la mano di un creatore.

Se ne evince che esiste un’entità superiore all’uomo che ha creato tutto e che noi comunemente tendiamo a denominare DIO. Tale entità superiore, è unica. C’è un solo grande ideatore dell’universo. L’ateismo è di per sé stesso illogico, poiché niente si genera dal niente. Lo stesso concetto di tempo, di infinito, sarebbero un’assurdità se non si ammettesse la presenza di DIO che è da sempre e che ci sarà sempre. Il nostro tempo è riconducibile ad un arco temporale. DIO non ha un tempo, c’è sempre stato e ci sarà sempre.

DIO non è stato creato è

È in lui che si trova la risposta, dove si arriva al limite della nostra comprensione umana.
Esattamente come lo spazio. Dove finisce? E cosa c’è oltre lo spazio. Il niente? E’ infinito? Allora l’infinità del creato o la sua fine in che modo può essere spiegata?

Nell’esistenza di un essere superiore.

Il problema della storia del mondo attuale è che si è semplicemente lottato per più di due secoli al fine di escludere la mano di DIO dalla creazione che per la stessa logica razionale non può essere esclusa. Perché porterebbe ad un risultato assurdo per qualunque uomo di scienza. Arrivare a dire che non c’era nulla per cui si è creato qualcosa vuol dire ammettere l’errore del proprio ragionamento.

L’evoluzionismo non esclude la creazione

Lo stesso Albert Einstein diceva che “chi non ammette l’insondabile mistero non può essere neanche uno scienziato. Si può dire che l’eterno mistero del mondo sia la sua comprensibilità. Il fatto che sia comprensibile è un miracolo”.

Appurato che esiste DIO, perché impedirgli di essere preso in considerazione dallo Stato? Nella nostra società ci sono atei ed agnostici. Non c’è nessun problema nell’azione politica di un uomo che crede in un essere superiore ad essere rispettoso e rappresentativo anche di chi non crede in questo essere superiore. Poiché la mia fede in qualcosa di ultraterreno non mi porta ad avere alcun astio verso chi non ha tale fede.

Come scritto prima, ritengo che l’ateismo sia illogico, quindi ritengo semplicemente che un ateo commetta un errore.

Il problema del rispetto verso l’ateo non si pone da un punto di vista della conciliabilità con il rispetto delle sue convinzioni perché non è necessario convertire alla fede nessuno contro la propria volontà. Ne deve essere scopo dello stato farlo.

La fede arriva per una maturazione, per illuminazione intima e personale dell’individuo che si mette in connessione con la superiorità di un’entità ultraterrena.

Non possiamo imporre le convinzioni più intime, possiamo ragionare, parlare, provare a convincere ma imporre convinzioni nella coscienza di un essere umano è un’impresa impossibile. Un popolo che ha un sentimento religioso forte e radicato, ha soltanto il dovere di essere tollerante versoi singoli che non lo hanno. Per me un uomo è libero di credere in ciò che vuole, o di non credere in niente.

Laddove è garantita la libertà di fede, la tolleranza verso qualsiasi atteggiamento si abbia nei confronti della religione quella è una società libera.

Ronald Reagan citava sempre e costantemente la fede esattamente come moltissimi politici negli Stati Uniti. ma gli Stati Uniti sono una grande democrazia dove nessuno per questo è in pericolo.

Se una società è impregnata dai valori della propria fede rispetta i diritti delle persone che non li condividono, siamo davanti ad una società liberale che permette il pieno sviluppo della persona umana. Un paese dove esiste un forte attaccamento alla fede non corrisponde per forza ad una società oscurantista o retrograda. Magari abbiamo una società che crede nell’avvenire.

 

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