Il piano Mattei può essere veramente il canto del cigno di Giorgia Meloni

Il piano Mattei può essere veramente il canto del cigno di Giorgia Meloni

L’Italia ha per storia, vocazione, tradizione un ruolo di ponte tra il mondo arabo, l’Africa, e l’occidente. Lo deve avere, altrimenti si tratterebbe di un paese veramente misero, un importante ruolo nel Mediterraneo.

Mattei

Enrico Mattei, noto capo partigiano, fu anche presidente dell’Ente nazionale idrocarburi un’eredità fascista, che lui mise al servizio dello Stato italiano. L’Eni di Enrico Mattei, divenne anche la società pubblica italiana più solida. Nel paese la si conosceva per le pompe di benzina Agip, per i grandi alberghi che costruiva.

Mattei diversificava gli investimenti, ma soprattutto portava avanti una politica estera per il paese. Una politica di incontro, di dialogo  di compartecipazione con i paesi detentori delle materie prime. Paesi che erano stati sempre colonie, venivano portati nel grande giro dalla piccola Italia. Un paese vinto dalla guerra,ridotto in miseria che però si stava rilanciando con un’energia vitale incredibile.

Enrico Mattei divenne un simbolo anche della rivolta nazionale di tanti paesi secolarmente oppressi dalle grandi potenze coloniali. Ebbe una visione di un futuro più è quel giusto, in cui l’Italia doveva avere un ruolo fondamentale nella riscossa dei popoli che avevano sotto i loro piedi il petrolio.

Il complesso di inferiorità

Emblematica del suo pensiero una frase che Matteo ebbe a pronunciare ai quadri dirigenti dell’ENI.

“Io proprio vorrei che gli uomini responsabili della cultura e dell’insegnamento ricordassero che noi italiani dobbiamo toglierci di dosso questo complesso di inferiorità che ci hanno insegnato, ovvero che gli italiani sono bravi letterati, bravi poeti, bravi cantanti, bravi suonatori di chitarra, brava gente, ma non hanno le capacità della grande organizzazione industriale. Ricordatevi, amici di altri paesi: sono le cose che hanno fatto credere a noi e che ora insegnano anche a voi. Tutto ciò è falso e noi ne siamo un esempio. Dovete avere fiducia in voi stessi, nelle vostre possibilità, nel vostro domani; dovete formarvelo da soli questo vostro domani. Ma per fare questo è necessario studiare, imparare, conoscere i problemi”.

Il momento di Meloni

Il governo ha un opportunità unica. L’opportunità di ridare un ruolo di protagonista in Italia nella politica estera. Riprendere uno slancio per avere un ruolo di ponte naturale sul Mediterraneo. La porta del mondo occidentale con i paesi arabi. Ma soprattutto un passo differente che restauri un Italia protagonista al tavolo delle grandi potenze. Un ruolo abdicato da troppo tempo.un ruolo che all’Italia spetta

Leggi anche: Governo: barra dritta nonostante le lobby

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version