Il bullismo di Washington verso Pechino. Rapporti commerciali sempre più difficili

Il bullismo di Washington verso Pechino. Rapporti commerciali sempre più difficili

Di Christian Meier

Fonte: FarodiRoma www.farodiroma.it

“La Cina si oppone all’introduzione unilaterale di restrizioni agli investimenti in Cina da parte degli Stati Uniti e ha presentato serie rimostranze alla parte statunitense”, ha dichiarato giovedì un portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, come riporta Xinhua.

Si apprende dall’agenzia stampa cinese che “il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato un ordine amministrativo che stabilisce meccanismi di controllo sugli investimenti in uscita e limita gli investimenti di entità statunitensi nei settori dei semiconduttori, della microelettronica, della tecnologia dell’informazione quantistica e dell’intelligenza artificiale in Cina”.

In risposta a una domanda su questo argomento, il portavoce cinese ha affermato che “limitare gli investimenti delle aziende americane in Cina, con il pretesto di preoccupazioni per la sicurezza nazionale, è un chiaro atto di sfruttamento eccessivo del concetto di sicurezza e di politicizzazione della collaborazione commerciale”.

Il portavoce ha sottolineato che “il vero obiettivo di questa misura è privare la Cina del suo diritto allo sviluppo e perseguire egoisticamente la supremazia americana a spese di altri”.

“Si tratta di una palese coercizione economica e di un comportamento di bullismo tecnologico, un atto che viola gravemente i principi dell’economia di mercato e della concorrenza leale, mina l’ordine economico e commerciale internazionale, destabilizza le catene industriali e di approvvigionamento globali e danneggia gli interessi della Cina, degli Stati Uniti e della comunità commerciale mondiale”, ha sottolineato il portavoce del ministro degli Esteri di Pechino. “Tutto questo equivale a una deglobalizzazione e a un tentativo di estromettere la Cina”, rimarca Pechino.
“Il presidente Biden si era impegnato a non cercare di “sganciarsi” dalla Cina o di ostacolarne lo sviluppo economico”, ha aggiunto il portavoce, esortando gli Stati Uniti a “onorare questo impegno, a smettere di politicizzare, strumentalizzare e militarizzare le questioni tecnologiche e commerciali, a revocare immediatamente le decisioni errate, a eliminare le restrizioni agli investimenti in Cina e a creare un ambiente favorevole alla cooperazione commerciale tra Cina e Stati Uniti”.
“La Cina seguirà da vicino gli sviluppi e difenderà con determinazione i propri diritti e interessi”, ha concluso il portavoce del ministro degli Esteri di Pechino.

Il bullismo di Washington verso Pechino. Rapporti commerciali sempre più difficili (C. Meier)

 

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