I tormenti di Zelensky

scoop

I tormenti di Zelensky

Ormai la situazione è abbastanza chiara.

La guerra che si combatte, da quasi due anni tra la Russia e l’Ucraina, non interessa più nessuno. Salita alla ribalta, è l’altro conflitto, quello che sta andando in scena tra israeliani e palestinesi e che sta provocando una fortissima tensione in Medio Oriente.

Volodymyr Zelensky, prima al centro delle preoccupazioni, anche emotive, del mondo occidentale, si sente tradito dai suoi stessi alleati

Osannato da tutta la stampa occidentale, quasi a farne una star internazionale, oggi si ritrova isolato, messo in un angolino. Non ha più l’agenda fitta fitta di appuntamenti con i massimi vertici delle istituzioni internazionali. Anche se in pubblico ostenta una certa sicurezza, in privato sembra aver smarrito quelle sue ferree convinzioni.

Dal 7 Ottobre, giorno nel quale si è verificato l’ignobile attentato terroristico organizzato dai miliziani di Hamas contro Israele, i timori di Kiev riguardo ad un rallentamento degli aiuti nei propri confronti, si sta palesando in tutte le sue forme. Lo stesso ambasciatore ucraino a Tel Aviv, nel corso di una intervista rilasciata ad una televisione locale, ha affermato: “con l’escalation del conflitto israeliano-palestinese, sfortunatamente per noi, vedo solo conseguenze negative”.

Le conseguenze negative a cui fa riferimento l’ambasciatore riguardano più specificatamente il dibattito politico che è in atto negli USA; infatti, se da un lato le istituzioni statunitensi non hanno detto che non potranno più inviare aiuti come prima, dall’altro hanno fatto capire che le armi per Israele ci sono mentre ci sono tante resistenze per l’Ucraina.

La situazione preoccupa Zelensky, che ha addirittura licenziato il Comandante delle Forze per le Operazioni Speciali

Questo licenziamento è dovuto al fatto che non vede i risultati che vorrebbe e ne addossa la responsabilità ai suoi capi militari.

La sua stessa presidenza è messa in discussione Se avesse ottenuto una grande vittoria sarebbe rimasto sicuramente al suo posto; ma potrebbe restarci ugualmente se riuscisse a realizzare un accordo di pace soddisfacente e se gli alleati europei e americani lo aiutassero a convincere l’opinione pubblica che si tratta della migliore intesa possibile.

La dura realtà gli ha presentato il conto: la passione che il 46° Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden sta manifestando in favore del Primo Ministro Israeliano, Benjamin Netanyahu, sta oscurando le grazie che una volta era tutte a vantaggio del presidente Ucraino.

Le potenze occidentali hanno scelto qual è la priorità attuale.

Leggi anche: L’Italia con l’acqua alla gola

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version