I guerrieri di Amazon: l’azienda cerca militari per coordinare i ritmi di lavoro dei dipendenti

guerrieri

Guerrieri di Amazon – L’azienda che sta divorando il mercato mondiale, inghiottendo in un gorgo tutto quanto trova sulla propria strada, non è nota per coccolare i propri dipendenti. Un esercito di ottocentomila persone che devono dimenticarsi di essere tali, e viaggiare al ritmo forsennato di macchine ben oliate. 

Nel 2018 il Leviatano aveva brevettato due tipi di braccialetti elettronici per monitorare i movimenti dei dipendenti-replicanti. L’azienda alla pioggia di critiche rispondeva seraficamente che tali meravigliosi ritrovati tecnologici avrebbero permesso di ottimizzare il lavoro, con ampi benefici non solo per le tasche di Bezos, ma anche per i lavoratori. Non è dato sapere quali. 

Oggi Amazon cerca personale, per affidargli un compito da responsabile di produzione e logistica, il candidato ideale, si legge sull’annuncio di LinkedIn, è un “militare o ex militare”. 

Per tenere ben disciplinata la truppa ci vogliono gli ufficiali, niente di strano. Peccato che i soldati in oggetto non siano tali, che non abbiano scelto la carriera militare, che siano normalissimi lavoratori dipendenti, e che l’idea che debbano essere tenuti in riga dal sergente maggiore Hartman di turno fa accapponare la pelle. 

Come ricorda Repubblica, i militari sono una “figura chiave” nella gestione dell’azienda: in America, sono chiamati “Amazon Warriors”, i Guerrieri, e hanno il compito di coordinare i ritmi di lavoro, cui sono sottoposti i dipendenti. Secondo il quotidiano, ogni lavoratore dovrebbe tenere un ritmo di 700 pacchi all’ora e i “guerrieri” avrebbero proprio la funzione di controllare e spronare i dipendenti a stare nei tempi. Sul sito ufficiale di Amazon, i soldati hanno una sezione dedicata: volti sorridenti (immagino quanto corrispondano alla realtà…) stanno lì a far da testimonial con le loro storie. Molti di loro, si legge, hanno combattuto in Afghanistan o Iraq. Poi sono passati a supervisionare l’impacchettamento in Amazon.
 

Ora, questi nuovi tipi di assunzione arrivano anche in Italia. L’impiego di militari sembra perfetto per chiudere il cerchio dei racconti che circolano sull’organizzazione rigida dell’azienda, sui turni di lavoro lunghi e massacranti, durante i quali i dipendenti sarebbero costretti a tenere ritmi elevatissimi, con pause ridotte al minimo. Che poi non si capisce perché diavolo debbano fare delle pause…

Peccato che i migliori che c’erano sul mercato se ne siano andati all’altro mondo da tempo. Con la Tigre Arkan, Amazon Serbia sarebbe andata come un treno. Il ragazzo ci sapeva fare, con le sue Tigri.

Per la Germania, invece, avrei visto bene il buon vecchio Sepp Dietrich, la SS Panzer Division Leibstandarte Adolf Hitler non è diventata il fiore all’occhiello del Terzo Reich per caso. Sepp aveva capacità organizzative e di comando da vendere. Appunto. 

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