Gli imbroglioni e i truffati

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Siamo noi i truffati – Cominciamo con un minimo di ironica autocritica. Il post in visione potrebbe essere simbolicamente il mio compito di matematica della maturità, per un liceo scientifico scelto per pigrizia: era sul marciapiede davanti a casa.

Il tempo e lo studio mi hanno migliorato, ed è da un po’ che ho superato l’utilizzo del pallottoliere.

Detto ciò, sono capace di capire chi mi prende per il culo. I prestigiatori delle tre carte, gli imbonitori di quel circo numerologico che rientra perfettamente nella considerazione attribuita a Churchill: “esiste la bugia, la sporca bugia e la statistica”.

Gli illusionisti dell’epidemiologia e dell’informazione di regime continuano a martellare la massa. Con accorati lamenti per gli ospedali saturati dai non vaccinati. E con la perfida freddezza di accusare gli stessi del malfunzionamento sanitario.

Menzogne sui dati reali

A parte il mentire sui dati reali, già di per sé un reato, se la giustizia funzionasse e non fosse in letargica indifferenza, quello che mi risulta particolarmente ripugnante è il gioco immorale degli specchi di responsabilità.

Dal 1980, in complicità attiva e passiva con le professioni sanitarie, governi trasversali hanno depauperato in uomini e mezzi il servizio Sanitario Nazionale. Con l’operazione di aziendalizzazione, hanno privilegiato la sanità privata. E, in connivente sinergia, hanno favorito con vantaggi in posti e denari sia i manager che i camici bianchi di livello. Con gli obiettivi sconci della razionalizzazione: più tagli, più guadagni – un riassunto ampiamente dimostrato. Il risultato è stato: 30 % in meno di punti di ricovero e di personale.

Ora, vediamo di comprenderci con un banalissimo esempio matematico. Se una rianimazione con 90 posti viene ridotta a 60, succede questo. In caso di emergenza: 80 ricoveri non creano affanni con 10 posti disponibili su 90; ma 61 ricoveri determinano uno stato di apprensione su una disponibilità di 60. Ergo: quando gli agitatori informativi parlano di ospedali in sofferenza non è per un aumento del bisogno, ma per una riduzione criminale della disponibilità.

La statistica manipolata a scopo terroristico serve a diffondere il panico, a definire il preciso capro espiatorio, a defilarsi dalle gravissime e delittuose responsabilità penali e civili per riforme liberal-capitaliste e clientelari.

I truffati abboccano e favoriscono i do Nascimiento e le Vanne Marchi di questa politica senza dignità né valore.

Bisogna addestrare le persone a leggere i dati, a scavare tra le manipolazioni, a decodificare i nessi causali. Altrimenti si finisce come un mio simpatico paziente che mi aveva mandato su Facebook, quand’ero responsabile del Servizio di Alcologia, una sua divertente interpretazione di un report della Polizia Stradale: il 25% degli incidenti avviene con le persone che hanno bevuto; quindi il 75% con persone che non hanno bevuto: – Attenti agli astemi!

 

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