E io sempre una volta più di te

sempre una volta

Ve lo ricordate quando da bambini urlavamo “sempre una volta più di te”? Di solito con quella formula ponevamo fine ad ogni discussione. Si primeggiava per amore di dialettica.

Poi arrivava il fenomeno che rilanciava: io due! E da lì ripartiva una lotta di posizione che non finiva più. Era tutto un gridare più forte degli altri.

Un po’ come fanno i nostri colleghi delle testate più blasonate. Vince chi urla più forte, chi spara la puttanata più risonante. Coprendosi, alla fine di ridicolo. Ma quel ridicolo che gli italiani sono soliti scordare. Come quello dei politici.

Fino a che Conte, Casalino, pochette e ciuffo non sono apparsi con tanto di mascherina (che buffonata volta sola a impressionare le menti più dolci), le illazioni sul nuovo DPCM si sprecavano: i ristoranti chiudono alle 23, no alle 22, macché alle 21, anzi non aprono proprio. Sempre una volta più di te! E poi invece: mezzanotte.

Ma non vi vergognate nemmeno un po’, che per la bramosia di qualche click in più, vi divertite a terrorizzare la nazione? Avete meno ritegno di chi vi sovvenziona. Servette della classe politica.

Non è cambiato nulla

Vi invito a leggere l’articolo di Carlotta Agostini (cliccate qui) che cita il molto rumore per nulla di Shakespeare. A me invece viene in mente un altro classico: Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel suo Gattopardo diceva che “se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”.

E infatti, nonostante le minacce di sventure e fortunali sbandierate dai miei colleghi importanti, il buon Giuseppi non ha detto praticamente niente di nuovo. Ha, di fatto, dichiarato la totale inefficienza del governo nella prima parte dell’infezione e ha dato una spallata ai compagnucci di governo del PD dichiarando che il MES è una trappola da strozzini. Cosa che noi dicevamo dal principio.

Per il resto tutto uguale. Ma il nuovo DPCM ci voleva, come l’aria che loro respirano. Senza un DPCM, anche se uguale al vecchio, come facevano a giustificare l’allungamento dello stato di emergenza sanitario? Come facevano a giustificare il terrorismo mediatico a cui ci sottopongono quotidianamente?

Come farebbero a tenerci la testa schiacciata sotto il loro stivale da tiranno?

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