È FINITA: LA GUERRA CEDE IL POSTO ALLA PACE

È FINITA: LA GUERRA CEDE IL POSTO ALLA PACE

Una firma. Un annuncio. Un nuovo inizio.

Donald Trump ha ufficializzato questa mattina che Hamas ha accettato la sua proposta di pace. Con la firma dell’accordo, saranno liberati tutti gli ostaggi e l’esercito israeliano metterà fine ai bombardamenti. Un momento che potrebbe segnare la conclusione di una delle pagine più tragiche e laceranti della storia recente.

Non è il frutto di slogan, di piazze piene o di scioperi annunciati come umanitari ma spesso mossi da logiche politiche

È il risultato di chi ha scelto di agire, di lavorare in silenzio, con serietà e responsabilità. Di chi ha messo da parte la propaganda e ha scelto la concretezza.

La pace è arrivata nonostante chi, in queste settimane, ha provato a strumentalizzare il dolore e la sofferenza di interi popoli per tornaconto politico. Nonostante chi ha finto di difendere la pace, puntando solo a colpire l’avversario.

Nonostante chi ha organizzato manifestazioni e flotte simboliche che hanno rischiato solo di mettere in pericolo chi vi partecipava, mentre dietro le quinte si costruivano canali concreti di aiuti e diplomazia

Il mondo oggi scopre che la pace non nasce dall’urlo, ma dal coraggio. Non da slogan gridati, ma da azioni determinate. Trump e Giorgia Meloni, con approcci diversi ma complementari, hanno lavorato con equilibrio e fermezza. Senza proclami, ma con visione. Senza polemiche, ma con determinazione.
La politica vera, quella con la “P” maiuscola, non cerca la gloria del palcoscenico: salva vite. Giorno dopo giorno.Il 7 ottobre resterà una ferita aperta per sempre. Famiglie distrutte, innocenti massacrati. Un dolore che ha attraversato il mondo intero.

Ma anche migliaia di vittime palestinesi – donne, bambini, uomini innocenti – che hanno toccato le coscienze di tutti.
Oggi, finalmente, può tornare la speranza

Questa è la vittoria della pace.
Questa è la vittoria della politica vera.

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