Devastati i ‘catafalchi’ in Santo Spirito. “Grazie Dario”

Durano meno di una settimana le misure introdotte dal sindaco che le sostituisce prontamente con alcune fioriere

emanuele

Una scritta riassume tutta la vicenda della movida di Santo Spirito.

Una frase di scherno, per una piazza che è diventata simbolo di degrado, sudiciume e spaccio.

Grazie Dario“. Nardella si intende, Dario o Nardy per gli amici. Ed anche per chi se ne fa beffe.

E se le devastazioni e l’inciviltà sono esecrabili, l’ironia ed il sarcasmo per una amministrazione che non sa che pesci prendere purtroppo sono perfettamente calzanti.

Persino La Morgese per i catafalchi

Una settimana fa si è ‘scomodata’ ed è comparsa a Firenze, ad affrontare il problema mala movida al Cosp (Comitato Operativo Sicufrezza Pubblica), persino il Ministro dell’interno Luciana Lamorgese.

In Consiglio Comunale a Palazzo Vecchio si era presentata anche il Prefetto di Firenze Alessandra Guidi.

Il Sindaco Dario Nardella, in tale mirabile passerella, era arrivato ad annunciare in pompa magna l’arrivo della “movida sostenibile“.

Sostenibile alla pdiesca maniera: divieti, Ztl notturna dal 21 giugno e cordonatura del sagrato di Santo Spirito.

E come tutte le misure pdiesche si sono rivelate risibili e non risolutive.

Una sviolinata inutile quella di Nardella. L’ennesima.

La notte della devastazione

I 20 poliziotti in più e la ztl notturna dal 21 giugno, che ha fatto scatenare le ire dei ristoratori, non son serviti a nulla.

La polemica per i piedistalli di cemento contro il degrado e i bivacchi ha prevalso, e i paletti con cordoni, con le loro basi, sono stati oggetto prima di sfottò e poi di avviso di sfratto.

Subito eseguito, peraltro, con esecrabile velocità d’esecuzione.

I “catafalchi” e il cordonato che dovevano difendere, con la benedizione della Sovrintendenza e di Sgarbi, la basilica di Santo Spirito, sono stati divelti e rovesciati.

E poi ha avuto luogo la “protesta” della “pisciata libera“.

Centinaia di ragazzi, fiorentini, cartelloni alla mano, hanno formato un piccolo corteo contro le installazioni comunali e si sono impadroniti di Piazza e Sagrato con pic nic improvvisati a base di pizza e notevole livello alcolico. Che deve avere il suo naturale sfogo.

Risultato: 40 persone denunciate e ieri sera sul sagrato sono state poste prontamente piante e fioriere. A sostituire i paletti.

Perché sprecare cotanta “irrigazione” e concimazione, avranno pensato in Palazzo Vecchio, evidentemente. E sono corsi subito ai ripari.

Queste piante sì, metteranno un freno ai bivacchi sul sagrato della Chiesa.

Finalmente un intervento risolutivo.

E di sinistra, genuinamente antifascista: mettete dei fiori nei vostri “cannoni”.

Ottimo Dario, grazie: avanti così.

Con le fioriere.

O magari, consiglio personale, facendo passare la Tramvia in piazza Santo Spirito.

Con  i suoi cantieri infiniti, la sua presenza ingombrante ed i suoi stridii insopportabili ad ogni minima curva dei binari, stai tranquillo, che la gente andrebbe a bivaccare da un’altra parte. Garantito.

 

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