Covid-19, Onu: “rallentare sanzioni su Iran e altre Nazioni”

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Covid-19: La Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani chiede di allentare le sanzioni imposte all’Iran, così come a Venezuela, Cuba, Corea del Nord, Venezuela e Zimbabwe, per aiutare a combattere il virus COVID-19

Michelle Bachelet, alto commissario ONU per i diritti umani delle Nazioni Unite, ha affermato che le ampie sanzioni settoriali dovrebbero essere urgentemente rivalutate nei Paesi che affrontano serie sfide a causa del Coronavirus.

In una dichiarazione di ieri la Bachelet ha messo in guardia contro gli effetti del collasso di qualsiasi sistema sanitario in qualsiasi paese del mondo intero, insieme allo scoppio dell’emergenza COVID-19, aggiungendo che in questo momento critico e per motivi di salute pubblica e per il sostegno al diritto di milioni di persone in questi paesi, le sanzioni dovrebbero essere alleviate o sospese.

«Tenuto conto dell’impatto esplosivo che questo avrà sul numero di decessi , la sofferenza e il contagio generalizzato, è essenziale evitare il crollo del sistema medico di ogni Paese. In questo periodo cruciale, sia per ragioni di salute pubblica mondiale che per sostenere i diritti e la vita di milioni persone in questi Paesi, le sanzioni settoriali devono essere abbassate o sospese. In questo contesto di pandemia mondiale, ostacolare gli sforzi medici in un Paese accresce i rischi per noi tutti. E’ necessario applicare delle deroghe vaste e pragmatiche per ragioni umanitarie a queste sanzioni e accordare delle autorizzazioni rapide e flessibili per ottenere le forniture e gli equipaggiamenti medici essenziali».

Il presidente iraniano Hassan Rouhani peraltro qualche giorno fa ha sottolineato la necessità di intensificare gli sforzi e la partecipazione pubblica nella lotta contro l’epidemia di pandemia di Coronavirus e di stabilire protocolli sanitari comuni tra i vicini e di revocare le ingiuste sanzioni statunitensi contro i popoli a causa dell’attuale situazione globale. Ha poi risposto all’insolita e probabilmente provocatoria offerta di aiuto ricevuta dagli Stati Uniti.

“Se gli Stati Uniti vogliono aiutare l’Iran a combattere il coronavirus, devono revocare le sanzioni, le proposte di Washington per aiutare Teheran nella sua lotta contro il covid-19 sono false”, ha dichiarato oggi il presidente iraniano Hassan Rohani.

“L’offerta di aiuto degli Stati Uniti vogliano all’Iran è una delle più grandi menzogne della storia”, ha sottolineato il presidente del paese persiano, aggiungendo che sono proprio le sanzioni statunitensi ciò che rende difficile le cure mediche. “Se davvero vogliono aiutare l’Iran non devono fare altro che revocare le sanzioni “, ha ribadito Rohani. Secondo il presidente iraniano, le dure sanzioni imposte dagli Stati Uniti aggravano la disoccupazione e “creano problemi con la fornitura di farmaci e attrezzature necessari per anaslizzare e curare i pazienti Covid-19”. 

L’atteggiamento statunitense come sempre è ambiguo: asseriscono di voler aiutare l’Iran dopo aver imposto una nuova stretta sanzionatoria sul Paese, impedendo l’export di prodotti petrolchimici. Le misure non sono indirizzate al settore sanitario, ma le restrizioni economiche conseguenti hanno un forte peso innegabile nella lotta alla diffusione del COVID-19.  

Anche il Ministro degli esteri russo Sergej Lavrov, nel frattempo, ha chiesto l’immediata revoca delle sanzioni statunitensi imposte all’Iran.

L’aggressività imperialista degli Stati Uniti pare non volersi placare neanche di fronte ad una pandemia mondiale.

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