Coronavirus, esodi e un governo da operetta. Pecoroni che scappano da loro stessi

pecoroni

Coronavirus, esodi e un governo da operetta. Un esodo di pecoroni che scappano da loro stessi. All’inizio anche io ho sottovalutato la portata di questa infezione virale che si sta espandendo a macchia d’olio per tutto il mondo. Probabilmente si sta facendo un allarmismo eccessivo, specialmente a livello mediatico, ma sicuramente la situazione è molto più che seria.

E la serietà, la gravità, specialmente nel nostro splendido paese, è diventata demenziale a causa della totale inefficienza di chi ci governa. Ormai è assodato che questo governo, che già aveva dato segnali di totale incompetenza in una gestione “ordinaria” del paese, sia naufragato davanti ad un’emergenza seria.

Siamo partiti dal decreto “chiudi scuole” che, tralasciando la tempestività con cui è stato emesso (praticamente è stata chiusa la famigerata stalla con i buoi ben lontani), è stato dato in mano alla stampa ore prima che fosse reso ufficiale. 

Siamo poi passati da governo-smentisce-governo con la serie A di calcio dove il ministro Spadafora mostra il dito medio ai colleghi e fa di testa sua.

Adesso siamo arrivati alla follia con l’ultimo decreto che vieta l’abbandono delle zone rosse. Da quel poco di giurisprudenza che ricordo, il Decreto Legge è una misura speciale ed immediata, che serve a imporre una legge che non deve essere annunciata prima per evitare che si possano prendere provvedimenti contrari.

È qui che l’Armata Brancaleone (alcuni dicono magistralmente guidata dal fenomeno mediatico Rocco Casalino, ex GF1), dà il meglio di sé. Praticamente la Corrida di Corrado era una fucina di professionisti e intellettuali, al confronto. Il Coronavirus mette a nudo il Re.

Qualcuno all’interno del governo dà alla stampa la bozza del decreto in cui si chiudono in entrata e in uscita le zone rosse. E questo popolo di imbecilli cosa fa? La corsa alla diligenza (il treno, nella fattispecie) per scappare: praticamente un esodo, ma di pecore e pecoroni. I meridionali fuori sede per tornare da mammà, i settentrionali deficienti per andare nelle case di villeggiatura. Così siamo ben sicuri di impestare tutta l’Italia. Del resto siamo quel popolo (anzi, siete) che hanno fatto diventare i Cinque Stelle il primo partito d’Italia. Non possiamo meravigliarci.

A.A.A. Uomini Veri cercasi

Voglio concludere con due figure che dovrebbero rappresentarci, due Uomini (con la maiuscola) con le Palle. 

Per il primo devo dare ragione a Matteo Renzi che ha invocato il ritorno di Guido Bertolaso: l’unico in Italia che ha le competenze e le gonadi adatte per gestire una situazione del genere. Volgarmente attaccato perché uomo di Berlusconi, è stato scagionato da qualsiasi accusa e con lui la Protezione Civile è diventata un’eccellenza nazionale. Non come adesso che hanno solo delle felpe carine.

il Secondo è il Comandate Gennaro Arma, Capitano della nave da crociera Diamond Princess.

Il Com. Arma con trolley e mascherina, lascia la nave da ultimo

Princess, che è stata in quarantena nel porto di Yokohama dal 4 febbraio al 2 marzo a causa delle centinaia di persone infette. Il Capitano Arma è stato l’ULTIMO a scendere dalla nave. Non come il suo omologo Schettino che è scappato dalle funi come un topo di stiva. 
Arma è stato giustamente insignito del titolo di Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. Ma la stampa non se lo è filato neanche un po’. Chi è bravo non fa notizia.

VERGOGNA!

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