Cirinna’ senza pace: dopo il cane condannati anche fratello e nipote

Cirinna'

Le accuse, a vario titolo, erano quelle di usura, estorsione, e intestazione fittizia di beni.

I due erano accusati in concorso, di aver prestato e chiesto soldi ad una persona che si trovava sottoposta anche alle indebite “attenzioni” del clan.

La Cirinna’ evidentemente ne aveva ben donde quando apparve con il famoso cartello : “Dio, patria e famiglia: che vita di m****”. 

Da parte sua, pare che il cane della Cirinna’ abbia rilasciato una dichiarazione nella quale si dice del tutto estraneo ai fatti, invitando la stampa a lasciarlo in pace.

 

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