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Home Politica

Cécile Kyenge non va in Europa

di Redazione
14 Marzo 2020
In Politica
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Cécile Kyenge ed il suo “Afroitalian Power Initiative”: un movimento inconsulto ed incostituzionale?
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Nemmeno i votanti del PD hanno gradito la candidatura di Cécile Kyenge al Parlamento Europeo, la congolese si aggiunge alla schiera degli illustri (…) non eletti.

Cécile Kyenge non siedera’ al Parlamento Europeo.  Un risultato da dimenticare il suo nella “amica” Modena: viene clamorosamente trombata, insomma non è stata rieletta tra le fila del Pd.

L’ex Ministro dell’Integrazione, infatti, ha raccolto solo 1.151 voti, dietro il capolista, Carlo Calenda, ed anche ad Elisabetta Gualmini e a Maria Cecilia Guerra.

Cifre che, come detto, non le consentono di tornare all’Europarlamento.

Non è stata eletta nonostante (o forse proprio per quello) la sua battaglia suprematista “prima gli africani” concretizzatosi nel movimento “afroitalian Power initiative” rimanendo vittima di una campagna elettorale fondata sul pericolo xenofobia, ma che sfociava essa stessa in una discriminazione latente.

Evidentemente la risposta non è stata quella da lei voluta.

Nata con il nome di Kashetu Kyenge a Kambove, nella provincia congolese del Katanga, decise di intraprendere gli studi di medicina e chirurgia all’università, ma una commissione governativa la dirottò alla facoltà di farmacia dell’Università di Kinshasa, ma grazie all’interessamento di un vescovo ottenne quindi nel 1983 una delle tre borse di studio messe a disposizione degli studenti congolesi per frequentare medicina all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, borsa di studio che, tuttavia, non giunse. Arrivò dunque in Italia con un visto di studio , laureandosi alla Cattolica di Roma per poi specializzarsi in oculistica. Dal settembre 2010 è portavoce nazionale della rete Primo Marzo che si occupa di promuovere i diritti dei migranti.

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