Biden non può vincere, ma salvare il salvabile

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Biden non può vincere, ma salvare il salvabile

La constatazione è sicuramente amara, mai una constatazione lucida. Il contenimento della Cina impone una razionalizzazione degli obiettivi.

L’argine in estremo Oriente è assolutamente prioritario.Il Medio Oriente va gestito e stabilizzato. L’Ucraina ha un prezzo troppo alto.

Le priorità

Joe biden deve aver forza concentrare tutto il meglio delle sue forze a contenere la Cina in estremo Oriente. Uno schieramento dissuasivo è necessario, quale deterrente. Deve far vedere ai cinesi che l’America è forte, e deve rassicurare gli alleati. Ma il problema è che Cina ed India, fin quando vanno a braccetto, sono ancora molto più forti con la collaborazione della Russia.

Quindi si apre il secondo scenario. Uno scenario che dimostra una strategia che deve essere lucida, ma sulla difensiva e cosciente della debolezza attuale del mondo occidentale.

Bisogna recuperare terreno in Africa, cercando di tenere le posizioni attuali e limitando l’espansione delle potenze avversarie dell’Occidente.

Qui si gioca veramente la sopravvivenza del primato occidentale!

Poi bisogna stabilizzare il Medio Oriente. Bisogna sostenere incondizionamente Israele, ma stando attenti ad un effetto domino nel mondo musulmano. Un risiko complicatissimo.

Ed infine bisogna mollare la presa sull’Ucraina. Tanto è una guerra perduta. Zelensky è alle corde, non è la Russia che si sta usurando. Paradossalmente sarebbe ancora peggio se l’Ucraina restasse in piedi. Un mondo occidentale impegnato a tenere il fronte di Kiev sarebbe distratto dagli altri tre fronti principali.

Le parole di Luttwak

Dice il noto consigliere strategico americano: “la guerra di Israele è una terribile distrazione dalla guerra in Ucraina, che a sua volta un enorme distrazione dal confronto che conta davvero, quello con la Repubblica Popolare Cinese. Il fatto che vai le abbia incontrato Xi Jinping a San Francisco, senza che i due venissero alle mani, può essere un buon segno, ma non risolve il problema che deriva dalla bellicosità di Xi.

La quale si manifesta ogni giorno in molti modi, con l’aggressivo pattugliamento di aerei e navi da guerra cinese intorno a Taiwan, al largo delle Filippine, tra le Isole del Vietnam e gli isolotti Senkaku il Giappone, nonché con le potenti forze di terra di spiegate costantemente alle altitudini estreme del Tibet per minacciare la frontiera indiana del Ladakhn l’India non è un alleato, ma le forze aeree, navali e terrestri statunitense e indiane si addestrano insieme il pentagono deve pianificare per il supporto aereo che gli Stati Uniti non legherebbero se fosse necessario”.

Sul problema indiano dissento. Non credo che il leader cinese voglia aprire quel fronte, ma sul resto sono pienamente d’accordo. Biden deve scegliere cosa sacrificare.

 

 

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