Biden: chi di giustizialismo colpisce di giustizialismo perisce

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Biden: chi di giustizialismo colpisce di giustizialismo perisce.

Mai frase fu più appropriata a quello che sta succedendo in America.

La più grande democrazia al mondo prima ostaggio dei tentativi di rimozione dalla carica di Donald Trump e successivamente di rimozione per via giudiziaria. Ora i repubblicani stanno rendendo la stessa moneta.

Ci rimettono la credibilità delle istituzioni ed il prestigio della Repubblica.

Alla camera

Lo speaker della camera, corrispettivo del nostro presidente, Kevin McCarthy, repubblicano, ha dato il via alle danze. Iniziando la procedura di impeachment del presidente. Questa deve passare prima dalla Camera, poi trasmettere gli atti al Senato per la decisione finale.l

Il Presidente sarebbe accusato di abuso di potere, ostruzionismo e corruzione per presunte connessioni con gli affari del figlio Hunter, dai quali avrebbe ricavato benefici illeciti.

La reazione della Casa Bianca

Dallo staff di Biden viene sottolineato come non sia emerso niente a carico del presidente a fronte di mesi di indagini. Inoltre fonti ufficiali hanno parlato di estremismo politico a danno dell’attuale amministrazione.

Comunque in favore del presidente gioca la necessità, per la rimozione definitiva, di una maggioranza qualificata. Maggioranza che, visto l’esito delle elezioni di medio termine, i repubblicani non hanno da soli. Dunque  Biden potrebbe fidare nella disciplina dei senatori democratici, a meno che non venissero alla luce nuove prove fortemente compromettenti a suo carico, che rischierebbero di alienare il sostegno del partito anche solo in funzione di un successivo appoggio alla ricandidatura del 2024.

Un cattivo atteggiamento

È comunque riprovevole il fatto che non si sia detto nulla di fronte ai vari tentativi di impeachment nei riguardi Donald Trump, alla persecuzione giudiziaria che sta subendo il capo dell’opposizione, al fatto che Hillary Clinton sia stata la prima sconfitta  a non riconoscere una vittoria presidenziale; ed ora si gridi allo scandalo. La delegittimazione del vincitore non era nella tradizione politica americana. Chi vinceva era riconosciuto come legittimo per il bene delle istituzioni.

Al Gore ebbe questa dignità. Disse di non condividere una sentenza della Corte Suprema, che lo condannava alla sconfitta, ma di rispettarla. Dopo Mitt Romney nessuno ha più riconosciuto la legittimità dell’avversario.

Quindi c’è un presidente legittimo che è illegittimo per la metà degli americani. E E succederà lo stesso anche in futuro, con un nuovo presidente. Questa è una gravissima colpa di chi ha ridotto la democrazia in questo stato.

E per quanto siano esecrabili tutti gli atteggiamenti negativi, il politicamente corretto, l’idea di una superiorità morale delle idee progressiste, l’arroganza delle elite intellettuali, hanno portato a questo atteggiamento di delegittimazione costante. Andato avanti anche per via giudiziaria nei riguardi dei conservatori negli Stati Uniti e questo ha portato i conservatori per reazione difensiva a vedere come illegittimi gli altri. A rispondere con gli stessi metodi.

Ora Biden non può lamentarsi quando vengono rivolti contro di lui quei metodi che approvata contro qualcun altro.

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