Auguri, Pamela Mastropietro,principessa spezzata. Che il tuo martirio svegli le coscienze

Auguri, Pamela Mastropietro,principessa spezzata. Che il tuo martirio svegli le coscienze

Oggi, 23 agosto 2025, Pamela Mastropietro avrebbe compiuto 26 anni. Avrebbe potuto festeggiare circondata da chi la amava: sua madre, la sua famiglia, gli amici. Una ragazza come tante, con la vita davanti, con sogni ancora da inseguire.

Ma quel futuro le è stato strappato via in uno dei modi più disumani e atroci che si possano immaginare

La verità è che Pamela non è morta solo per mano dei mostri che l’hanno colpita. È morta anche per l’assenza di uno Stato che non l’ha protetta. Per l’incapacità di un sistema che non ha saputo tendere una mano a una ragazza fragile, in difficoltà. Perché – al di là di ogni sentenza – questa non è la storia di un solo colpevole. È la storia di una catena di silenzi, omissioni, disattenzioni.

E Sant’Agostino lo ricordava: una legge ingiusta non è una legge. E allora una sentenza che lascia fuori dei pezzi, che non chiama ogni responsabilità con il suo nome, non è ancora vera giustizia

Pamela era una figlia d’Italia. Poteva essere la sorella, la nipote, la figlia di ognuno di noi. E se oggi non è qui a spegnere 26 candeline, allora anche noi – come società – dobbiamo interrogarci. Perché se una ragazza italiana può finire nelle mani sbagliate e sparire così, senza che nessuno la salvi in tempo, non siamo innocenti.

C’è una responsabilità che non possiamo ignorare. C’è una mancanza che grida ancora.

Perché finché permetteremo che in questo Paese entrino e restino individui che vivono di violenza, droga e crimine, senza un controllo vero, stiamo tradendo i nostri figli. E chi chiama tutto questo “tolleranza” sbaglia: è complicità, è un crimine morale verso le prossime Pamela

Oggi, forse, il più grande regalo che possiamo fare a questa ragazza è impegnarci per cambiare. Per proteggere chi è fragile. Per isolare i mostri, senza esitazioni. Perché ciò che è accaduto a lei non accada mai più.

A ricordarla oggi, nel giorno in cui avrebbe dovuto ricevere solo abbracci e amore, è la madre Alessandra Verni. Le sue parole sono uno squarcio nell’anima. Un lamento d’amore, ma anche un testamento di forza e di fede nella giustizia vera.

Ciao Amore Mio,
oggi, 23 agosto, avresti compiuto 26 anni, un giorno che avremmo dovuto festeggiare insieme, circondate da risate e felicità e, invece, sento un vuoto immenso e un dolore senza fine nel cuore.
Ti Amo da morire e mi manchi più di quanto le parole possano esprimere.
La tua tragica morte ha lasciato un eco che fa tremare molte persone che cercano di far dimenticare il male che, dei mostri, ti hanno fatto, ma il tuo nome grida più forte del silenzio e della morte.
Ogni giorno, porto con me il peso della tua assenza e il desiderio di abbracciarti ancora una volta. Il tuo spirito vive in me e continua a guidarmi e a continuare a darti una Giustizia Vera.
Oggi, ti immagino sorridente, festeggiare tra le stelle insieme al tuo papà e a tutti gli Angeli, e spero che tu possa sentire tutto l’Amore che ho per te, un Amore che non conosce confini.
Buon compleanno, mia Benedetta e Santa Pamela, e che il Tuo Martirio possa aprire il cuore di tante persone.
Sei e sarai sempre la mia Principessa, e il tuo ricordo vivrà per sempre nel mio cuore.
TI AMO PER SEMPRE ❤️
MAMMA.

In un Paese che troppo spesso dimentica, il nome di Pamela continua a vivere. Continua a gridare. A chiedere verità, rispetto, cambiamento.

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