Ascoltate la nobile e libera città di Firenze!

Ascoltate la nobile e libera città di Firenze!

Ed ora non è possibile sbagliare alcun dettaglio. Questo l’appello che rivolgiamo al centro-destra e non solo, ormai a pochi mesi da una possibile e decisiva impresa: espugnare Palazzo Vecchio.

Il PD ha scelto come candidata Sara Funaro, che, al di là di un albero genealogico che la riconduce a Bargellini, ha ricompattato l’intera sinistra con in più qualche scheggia “azionista” (con tanto di assessori premio già distribuiti). L’investitura arrivata con la clamorosa retromarcia sul vecchio cavallo di battaglia delle primarie, attraverso un dirigismo proprio di altri tempi. Metodo che ha lasciato diffuse macerie tra il popolo del PD e non solo, con l’ex-assessore Cecilia Del Re, già sfrattata in malo modo da Nardella, che potrebbe essere una vera e propria mina vagante prima e durante le elezioni e perfino al ballotaggio.

La truppa di Renzi scaricata senza alcun bon ton, addirittura con la neppur tanto garbata presa in giro che vedrebbe uno spiraglio della porta ancora aperto.

Opporre coesione a clima balcanizzato

Dinanzi a questo rilevante “assist” il centro-destra, a nostro parere, deve seguire poche, tempestive e solide mosse.

La prima: entro poche settimane arrivare a determinare la propria candidatura unitaria a Sindaco. Dinanzi ad un fronte opposto “balcanizzato” quello della coesione è già un valore da esibire con vanto dinanzi ai fiorentini.

Seconda: elaborare in tempi congrui un grande e realistico progetto per Firenze, che deve tornare ad essere quella “città sul monte “ di lapiriana memoria, colpita al cuore da tanti decenni di ideologismo e cattiva gestione delle sinistre. Progetto e non programma, al fine di andare oltre semplici elenchi di “cose” e favorire il ritorno di un’anima cittadina, l’antica florentina libertas.

La terza: riuscire a parlare a tutti i corpi intermedi, strozzati dal cappio dell’ideologismo di chi ha governato Firenze, per stipulare con loro un vero e proprio patto per la “rinascita” della città del giglio, costruito su sviluppo intelligente, libertà di impresa, personalismo e sussidiarietà.

Accordi solo in nome della politica

Quarta mossa: presentarsi al primo turno delle elezioni senza retropensieri o ali impiombate da accordi tattici troppo pesanti. In altri termini: la vera alternativa al PD fiorentino deve essere il centro-destra, titolato a condurre questa sfida cosciente della propria forza. Al secondo turno, chi vorrà essere davvero alternativo alle sinistre non potrà che schierarsi in opposizione al PD, se davvero ragiona sulle vere geometrie politiche e non cede alla convenienza.

La nobile e libera città di Firenze invoca a gran voce questo patto. Sia alta, forte, inequivoca la voce e l’azione di chi vuole ascoltarne il grido.

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