Il terrorista in cravatta: cronaca di un golpe senza spari
Qualcuno si è mai domandato come l’attuale presidente siriano Ahmad al-Sahara, ex dirigente della famigerata organizzazione terroristica al Qaeda e membro dell’ ISIS al tempo del Califfato, abbia preso il potere così facilmente?
Il neo presidente era un terrorista talmente efferato che Washington aveva messo una taglia di 10 milioni di dollari sulla sua testa
Al-Sahara, non è salito al potere con un’insurrezione e a Damasco quel giorno non fu sparato un solo colpo. Ma occorre tornare indietro nel tempo; dopo la disfatta subita dall’ Isis dopo l’intervento della Russia e la guerra condotta insieme agli iraniani, alle milizie Hezbollah, in soccorso all’ Esercito Arabo Siriano, il terrorismo islamista sembrava battuto definitivamente.
Però, in seguito, il generale iraniano Soleimani, il principale artefice della vittoria sull’Isis un eroe nazionale, fu assassinato dagli americani con un missile di precisione come per una vendetta con una scusa banale.
La questione siriana sembrava apparentemente accantonata dagli strateghi del Pentagono ma era solo una pausa
Per rimuovere Assad e cambiare governo a Damasco si sono attivati sia la CIA che il Mossad che dopo aver contattato alcuni generali siriani, hanno organizzato un vero golpe contro Assad simile a quello eseguito negli anni Settanta in Cile per eliminare Salvador Allende, un classico. Nessuna guerra civile, nessuna insurrezione popolare.
Al-Sahara è stato messo dove è da forze prossime alla NATO
Anche la guerra che l’Isis ha combattuto in precedenza contro la Siria di Assad era una guerra per procura che la NATO ha combattuto contro la Siria di Assad e il Baath, il partito del socialismo arabo. Possiamo dire che i terroristi dell’Isis hanno avuto la funzione di mercenari dell’ Occidente. Alcuni terroristi lo sapevano, altri invece erano talmente ottusi che lo ignoravano.
Anche gli attentati che l’Isis organizzò contro i Talebani erano eseguiti su ordinazione, come anche gli attentati Isis a Teheran come gli attentati fra gli altri contro l’ambasciata algerina e le moschee sciite nello Yemen ecc. l’Isis era una vera organizzazione terroristica in cui alcuni dirigenti furono avvicinati.
È un metodo che in passato è stato utilizzato dagli stessi servizi segreti coi terroristi rossi, neri, separatisti, coi signori della guerra in Africa, e con varie mafie, massonerie, oltre che organizzare rivoluzioni colorate, primavere arabe ecc
Oggi, il dirigente di al Qaeda al-Sahara dice a Trump che si impegnerà a combattere il terrorismo. La cosa sarebbe comica se non fosse tragica. Un giorno Churchill disse: “Se Hitler avesse dichiarato guerra all’ inferno, io mi sarei alleato col diavolo”. Per capire il senso del discorso in modo più profondo, leviamo il riferimento del momento a Hitler e al diavolo per capire meglio la strategia espressa.
In pratica il leader britannico ha detto che per la salvaguardia degli interessi supremi dello Stato è giusto allearsi con chiunque, fosse anche con la criminalità organizzata o il terrorismo internazionale, tutto diventa lecito per salvaguardare gli interessi nazionali
Un ragionamento pseudo machiavellico ma interpretato in modo grottesco. Ora abbiamo un terrorista con la cravatta ma in compenso è stata rimossa una base russa dal Mediterraneo ed è iniziata una guerra nell’ est Europa per tentare di eliminarne un’altra anche nel mar Nero a Sebastopoli.
A nord, l’entrata nella NATO dei Paesi baltici e di Svezia e Finlandia è strumentale unicamente per stringere in una morsa la base navale russa a Kaliningrad isolandola dalla Russia. Un porto che qualcuno vorrebbe trasformare nella Danzica di una nuova tensione internazionale.
Naturalmente ogni Stato e la diplomazia hanno da sempre utilizzato metodi poco ortodossi e questo è comprensibile
La differenza è che oggi non esiste più una opinione pubblica la quale si è dissolta. L’opinione pubblica è storicamente sempre esistita, anche sotto le dittature, proprio le dittatura anche se non sembra siano dipendenti dall’ opinione pubblica e dal gradimento fra le masse.
Un esempio dell’ importanza dell’ opinione pubblica è stato rappresentato mirabilmente da Shakespeare col discorso di Marcantonio davanti al corpo di Giulio Cesare
Il fatto nuovo è che attualmente si è diffusa una forma di apatia che l’Alighieri denunciò immaginando gli ignavi nell’ antinferno. Oggi crea una certa preoccupazione il fatto che questi rapporti più equivoci non avvengono più nelle segrete stanze ma apertamente, alla luce del giorno e a nessuno importa. Come se il disincanto avesse provocato una forma di cinismo collettivo.
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