LA SINISTRA ODIERNA, CALPESTA PURE I SUOI CAPISALDI
Sintetizzare ed integrare dei pensieri politici fallimentari e falliti, come il Marxismo ed il Socialismo Islamico, è quanto di peggio sta riuscendo a fare la sinistra occidentale, nel suo sforzo immane di riuscire a continuare a detenere il potere che le sta sfuggendo di mano, anche a costo di sacrificare valori, diritti e democrazia, tipici della nostra civiltà.
Potendo contare più che su una base elettorale, su una curva di hooligans accaniti, cresciuti ideologicamente somministrandogli quotidianamente nemici immaginari e fantasmi del passato, la classe dirigente sinistra, priva di scrupoli, sta riuscendo nell’impresa di normalizzare il pensiero islamista, anche il più estremista
Una strategia che persegue la strada dell’islamizzazione della nostra società, facendola passare come ricetta unica per mantenere saldi valori che l’Islam stesso, e ne sono prova le sanguinarie teocrazie islamiche, calpesta ovunque.
Sedicenti progressisti, in coro con marxisti e islamisti, uniti in un campo allargato di delirio e misticismo politico, privo di fondamenta.
Lo stesso Marx considerava l’Islam un pericolo per gli Stati: “Il Corano divide il mondo in credenti e non credenti. I non credenti sono il nemico. L’Islam disprezza le nazioni dei non credenti e crea un continuo conflitto tra i musulmani e i non credenti”
I suoi pronipoti marxisti contemporanei, abituati a citarlo a vanvera, dai salotti degli attici in centro, tipici del proletariato odierno, riescono a superarne il pensiero, facendolo rivoltare più volte nella tomba.
La sinistra dei diritti e delle bandiere arcobaleno, alleata a chi delle comunità LGBT ne fa cumuli di corpi gettati dalle finestre o smembrati in piazza pubblica; la sinistra del femminismo, alleata a chi le donne le segrega in recinti, le oscura dal mondo con i burqa, le considera spose a 9 anni; la sinistra della democrazia, alleata di chi la democrazia la nega, ogni giorno, va ormai oltre.
Una sinistra che arriva a candidare chi si fa portavoce della globalizzazione dell’intifada
Schiere di pseudo-liberali e pseudo-progressisti da social, che delirando contro l’avversario di turno, ormai odiato nemico da cancellare, alleati e sostenitori di chi di loro, delle belle idee salottiere, delle loro elucubrazioni forbite, farebbe cumuli di cenere, da consegnare all’altare del proprio Dio.
Una schiera di utili idioti pronti ad essere soldati e successivamente schiavi, accecati dal delirio ideologico patologico di cui sono vittime
D’altronde, come disse Oriana Fallaci, “Illudersi che esista un Islam buono e un Islam cattivo, ossia non capire che esiste un Islam e basta, che tutto l’Islam è uno stagno e che di questo passo finiamo con l’affogar dentro lo stagno, è contro Ragione”.
Ma la Ragione, il Raziocinio, la tifoseria forsennata di sinistra l’ha persa da tempo, “Assuefatta a morire di sete e di solitudine in un deserto sul quale il Sole di Allah brilla al posto del Sol dell’Avvenire”, come la sua stessa classe dirigente auspica per l’intero Occidente.
Per fortuna, non tutti sono disposti a “non difendere il proprio territorio, la propria casa, i propri figli, la propria dignità, la propria essenza”.
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