L’incredibile Lucca

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L’incredibile Lucca

C’è una città felice in Italia dove l’opposizione non si scaglia contro il Sindaco per questioni amministrative, ma perché si è accorta che Sandro Pertini è morto.Aveva 94 anni ed era il 1990.

L’industriosita’della politica lucchese o non ne aveva avuto notizia o non ci aveva fatto caso

Fintanto che,dopo una decina di Amministrazioni di ogni tipo e colore,un provvidenziale consigliere di opposizione ne ha chiesto la intitolazione di una via,col Sindaco che si è impegnato ad esaminare la richiesta nella Commissione toponomastica invece di approvarla seduta stante.Normalmente la cosa finisce qui.

Invece Lucca e’ Lucca

Deputati,Segretari nazionali di partito,leader culturali,baronie universitarie,giornali e tv si sono scandalizzati.Su molta Stampa gli attacchi al Sindaco di Lucca sono stati più duri che quelli rivolti ad Hamas.Una surreale querelle propagandistica.

Corrado Augias,il più moderato,si è limitato a dire che trattasi di ‘sbaglio volgare’

Diciamo che non è la prima volta che il fuso orario della politica a Lucca è irregolare.A volte anticipa i tempi e a volte risulta a scoppio ritardato.Il Granduca in Toscana eliminò la pena di morte il 30 Novembre 1786 ma nel Ducato di Lucca accadde solo nel 1847.È anche vero che a Lucca nessuno si è accorto che il Presidente Mario Gronchi,cittadino onorario lucchese dal 1955 è morto nel 1978 ma non risulta (pur militante antifascista)nello stradario cittadino.Eppure Gronchi come Ciampi furono Presidenti toscani come,per parlare di Primi Ministri,Spadolini se non Bettino Ricasoli cui financo Pietrasanta ha dedicato una Piazza.Tutti senza una via,viuzza,vicolo o viottolo.

No,la toponomastica non è il ‘forte di Lucca che ha per fortuna una via dignitosa dedicata a Palmiro Togliatti,che non sappiamo se sarà confermata oppure sostituita con Via Pertini ne’se sara’proposto nel prossimo Consiglio Comunale Via Lenin o via Carlo Marx come già invece provveduto dal confinante Comune di San Giuliano Terme.

La verità è che i nomi delle vie non possono essere ne’ cancel culture ne’furore ideologico a favore dei ‘tifosi’

Siano,invece,ricordo per chi ha svolto un ruolo importante nella storia d’Italia.Sandro Pertini lo svolse.Per quel che mi riguarda,anche combattendo eroicamente sull’Isonzo nella Prima Guerra ricevendo la medaglia d’argento al valor militare,per essere stato a lungo un Presidente della Camera dei Deputati garante dei diritti dell’opposizione e per quel Febbraio del 1983 quando volle andare al capezzale di Paolo Di Nella morente.Quel giovane missino sprangato e che non ha mai avuto giustizia fu visitato,fatto senza precedenti,dal Presidente della Repubblica ,che ne volle riconoscere il diritto ad esistere politicamente assestando un duro colpo alla guerra civile strisciante degli anni’80.Per simili motivi,di grande contributo alla pacificazione nazionale,alla parlamentarizzazione delle conflittualità,alla civiltà dei rapporti politici ed alla costruzione di una democrazia matura,è opportuno che si riconosca al Comune di Grosseto il diritto di ricordare Giorgio Almirante e di sottolinearne la memoria con l’intitolazione di una via cittadina.Il resto è propaganda….e noia. Riccardo Migliori

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