Zingaretti! Altro che un Di Maio qualsiasi

Finalente qualcuno di spessore che controbatta alla nullità politica e lavorativa di Di Maio. La Sinistra Unita Saluta un uomo di studi e di intenso lavoro. Nicola Zingaretti. Un uomo che ha fatto dell’impegno culturale e formativo la propria ragione di vita. Mica un bibitaro al San Paolo di Napoli (anche stewart, se vogliamo). Quanto ci hanno marciato sopra a questa cosa i “democartici”. Eppure io non sono di certo quello che vuole difendere Di Maio. Di MAI!

Però mi solletica leggere e approfondire la biografia del fratellino di Montalbano: nato a Roma nel 1965 inizia da subito a frequentare gli ambienti PCI, tantoché a soli 17 anni diventa membro fondatore dell’associazione “Nero e non solo”. Roba antirazzista, non fascista. Precisiamo. Consegue la laurea in… No, scusate: licenza di Scuola Media Superiore. Come Di Maio.

Poi, onore a lui, riesce a scalare sempre di più la montagna della sinistra politica fino a diventare, due giorni fa, grazie alle Primarie del PD, il nuovo segretario del Partito Democratico. Qui è stato bravo.

Due parole anche sulle Primarie, lasciatemele dire. Sono uno strumento meraviglioso. Il punto armonico della democrazia partitica. Nessun imponimento dall’alto: sono i militanti, i tesserati, quelli che veramente credono nel partito a indicare da chi vogliono essere rappresentati. O no?

Tralasciando il fatto che dalle prime Primarie del 2007 quando la base con oltre tre milioni e mezzo di voti indicò Veltroni come segretario, siamo sempre scivolati più in basso: 2009 Bersani 3milioni; 2013 Renzi 2,8milioni; 2017 Renzi 1,8milioni; 2019 Zingaretti 1,6 milioni. 

Poi chi ha votato? Più che i nostalgici del partito, mi pare abbiano votato un po’ tutti: pareva un circo a tre piste. C’è addirittura chi ci ha creduto così tanto in queste primarie, che addirittura ha espresso la propria preferenze ben 11 volte!

Forse un tempo certe dinamiche potevano anche passare sotto traccia. Ma, signori miei, siamo nel 2019. La rete pubblica le cose che avete fatto domani, figurati quelle in tempo reale. Un po’ di serietà non sarebbe da disprezzare.

P.S.

Esimio “dott.” Zingaretti, adesso che è segretario del PD, almeno lasci la presidenza della Regione Lazio. Giusto così, per fare qualcosa di nuovo. Magari di sinitra.

 

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