Viceministro degli esteri russo: “Gli Usa rubano petrolio siriano”

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Il Vice Ministro degli Esteri russo, Sergei Vershinin, ha affermato che le forze straniere illegalmente presenti in terra siriana continuano a saccheggiare le risorse petrolifere e destabilizzare la situazione nel paese. Il riferimento è agli Stati Uniti d’America. 

Il diplomatico russo, in un discorso alla conferenza di Bruxelles sulla Siria, ha sottolineato che la situazione sul campo nella provincia di Idlib, al confine con la Turchia, è ancora tesa a causa della presenza di organizzazioni terroristiche che effettuano rapine e attacchi contro proprietà pubbliche e private.

Vershinin ha sottolineato che esistono numerosi campi colmi di sfollati nelle aree in cui vi sono forze straniere illegali. Questi luoghi sono difficili da raggiungere per le forse e russe e siriane intente a fornire aiuti agli sfollati. Il Viceministro ha poi parlato del saccheggio del petrolio siriano da parte delle forze di occupazione statunitensi, pratica confermata da vari rapporti ufficiali. E’ questo uno dei veri motivi per il quale gli americani si trovano ancora, illegittimamente, sul territorio della Repubblica Araba di Siria. Con il pretesto di combattere l’organizzazione terroristica dell’Isis, cosa che nei fatti non è mai avvenuta, continua il furto delle risorse dei siriani.

Vershinin ha ricordato che l’unica soluzione prevista per la Siria è quella contenuta nella risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza internazionale. Il processo politico per risolvere la crisi deve essere di competenza esclusiva del popolo siriano. Si è poi rammaricato profondamente per la decisione dell’Unione Europea di estendere le sanzioni unilaterali illegali contro la Siria, ignorando il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Parole di condanna anche per il rafforzamento delle misure coercitive da parte di Washington, che poche settimane fa ha fatto entrare in vigore il cosiddetto “Caesar Act”. 

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