Un’estate al mare

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Un’estate al mare

Ci vuole dell’estro ad avviare cantieri stradali quando l’afa insopportabile di queste settimane ha indotto ordinanze che vietano le lavorazioni in molte ore del giorno.

In una città già duramente messa alla prova dai cantieri per i lavori della tranvia, dai tagli delle alberature, dai lavori all’acquedotto e chi più ne ha più ne metta, ci mancava anche il consolidamento dei Viadotto dell’Indiano ed i soliti problemi in FI.PI-LI o in autostrada per creare quella polveriera fatale che, anche oggi, ha messo a dura prova gli automobilisti fiorentini

Ore di coda sotto il sole, veicoli a passo d’uomo pressochè in tutte le vie di Firenze, afa insopportabile e purtroppo neanche chi opta per le due ruote si salva dalla coda; persone che arrivano tardi a lavoro, appuntamenti saltati, l’incertezza ormai attanaglia ognuno di noi visto che i tempi di percorrenza sono un’incognita quotidiana.

Vi ricordate quando nel Dicembre 2023 l’allora Sindaco Dario Nardella inaugurava la “smart city control room”, il nuovo Hub per la gestione della mobilità e dei servizi urbani, definito “un gioiello di alta tecnologia che per un miglioramento del traffico e dell’informazione ai cittadini” che grazie alle 1600 telecamere avrebbe garantito il miglioramento globale del traffico e delle informazioni per i cittadini?

Chi ha spento la Control Room, ci chiediamo, dopo che hai impiegato due ore e mezza a percorrere sei chilometro in città?

Ci salverà forse dalle code infinite il super manager che la Sindaca Funaro aveva promesso in campagna elettorale per risolvere i problemi del traffico sulle strade cittadine, e che saluteremo tutti come un novello Messia?

Noi fiorentini siamo persone polemiche per natura, si sa, ma l’incauta programmazione e organizzazione dei cantieri oggi agita una discussione trasversale in cui siamo tutti coinvolti, lavoratori, elettori, popolo di destra e di sinistra che, logicamente, si attende risposte e soprattutto soluzioni da coloro che la democrazia elettorale ha chiamato a guidare la città.

Ma se, per tutta risposta, oggi con la città al collasso tra afa e traffico si magnifica l’avanzamento dei lavori per la linea tranviaria che arriverà a Bagno a Ripoli, c’è soltanto da sperare che l’atteso Messia arrivi al più presto…

Nel frattempo, si accende lo scudo verde, gli autobus accumulano ritardi, le multe continuano a mantenere a Firenze il primato di città tra le più tartassate d’Italia, il malcontento cresce con richieste più o meno esplicite di un ripensamento alla Mobilità, mentre noi, cittadini lavoratori, elettori fiduciosi e progressisti, rammentiamo le dichiarazioni della oggi Sindaca in campagna elettorale che, a proposito dei lavori per la tranvia, dichiarava: “hanno generato traffico e disagi ai cittadini e sono pronta a metterci la faccia. Per una città complessa come Firenze serve un coordinamento più serrato. Metterò in campo un superconsulente che coordini lavori e cantieri così da ridurre al minimo l’impatto”.

Che sia arrivato il momento di fare i conti con la competenza? Che sia arrivato il momento di assumersi la responsabilità di problematiche che sono sotto gli occhi di tutti?

E… davvero abbiamo bisogno del super consulente quando abbiamo una control room tra le più evolute in Italia? Davvero non era possibile immaginare una tempistica di lavorazioni che non sovraccaricasse le strade cittadine in maniera soffocante, o organizzare una viabilità alternativa o intervenire sulle tempistiche semaforiche o magari sulla revoca temporanea di qualche corsia preferenziale?

Il problema, alla fine, è della politica o dei tecnici?

Mentre il dubbio ci attanaglia, ci prepariamo ad affrontare il giorno che viene, tra caldo e code, pensando alla canzone che canticchieremo in coda per salvarci dallo stress: so già che la mia sarà “Un’estate al mare” dei Righerira.

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