Un drammatico risveglio piemontese

Un drammatico risveglio piemontese

Rivoli, un sabato mattina di fine ottobre come tanti altri, giornata in cui le famiglie se non hanno impegni lavorativi la dedicano ai propri hobby, passeggiate, un giro al centro commerciale a fare shopping, una serata in compagnia di amici. Così non è stato per la giovane madre Annalisa ferita mortalmente alla gola con un coltello da cucina dal compagno Agostino.

Entrambi campani si erano trasferiti al nord da qualche anno per motivi di lavoro e a Rivoli vivevano con una bambina di solo tre anni.

L’uomo dopo aver compiuto il gesto atroce avrebbe avvisato telefonicamente la madre la quale avrebbe contattato i soccorsi e carabinieri giunti sul luogo del delitto. Dopo aver caricato la figlioletta in auto si sarebbe recato sul luogo di lavoro in una fabbrica di Orbassano piuttosto agitato affidando la piccola ad un collega giustificando la sua momentanea assenza di pochi minuti. L’operaio poi avvisando il 112 ha deciso di porre fine alla propria esistenza gettandosi da un silos forse anche per i rimorsi che lo avrebbero per sempre accompagnato.

La bambina in condizioni abbastanza buone di salute verrà affidata ad un parente, ma quali saranno le conseguenze psicologiche su una così giovane vittima che in poche ore si è trovata orfana di genitori per mano del padre stesso?

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