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Home Cronaca

Uber Italy accusata di caporalato dal tribunale di Milano

di Redazione
29 Maggio 2020
In Cronaca
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Uber
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Caporalato su rider, Tribunale commissaria Uber Italy

La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l’amministrazione giudiziaria, ossia il commissariamento, di Uber Italy srl. La filiale italiana del gruppo americano è accusata di caporalato, in particolare per lo sfruttamento dei rider addetti alle consegne di cibo per il servizio Uber Eats. Su Uber Italy è in corso un’indagine condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf e coordinata dal procuratore aggiunto Alessandra Dolci e dal pm Paolo Storari.

L’INCHIESTA 

Nell’inchiesta, che ha portato anche ad una serie di perquisizioni, viene contestato il reato previsto dall’articolo 603bis del codice penale. Ossia la “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” per la gestione dei fattorini che fanno le consegne di cibo a domicilio per il servizio Uber Eats. Fattorini che, stando a quanto ricostruito, formalmente non lavorano per Uber ma per altre due società di intermediazione del settore della logistica, tra cui la Flash Road City che risulta indagata nel procedimento.

“La mia paga era sempre di 3 euro a consegna indipendentemente dal giorno e dall’ora”. Lo ha messo a verbale un rider che ha lavorato per il servizio Uber Eats. Emerge questo dal decreto con cui è stata commissariata per caporalato la filiale italiana del gruppo americano. Per i giudici di Milano, Uber, attraverso società di intermediazione di manodopera, avrebbe sfruttato migranti “provenienti” da contesti di guerra, “richiedenti asilo” e persone che dimoravano in “centri di accoglienza temporanei” e in “stato di bisogno”. 

IL GLOBALISMO E’ QUESTO

Ecco il vero volto del globalismo, ben diverso dalle favole che ci raccontano gli imbonitori in televisione. La solidarietà colorata di cui ciarlano non esiste. Esistono poteri economici con un progetto ben preciso. Distruggere le specificità di ogni popolo, decostruire le identità, per creare un mondo omologato ad un unico modello: quello liberista, basato sul consumismo più sfrenato.

Le multinazionali, con la loro opera di cannibalizzazione delle economie locali, sono la prima linea sul campo di questa aggressione alle Nazioni. Alcuni politici, per interessi personali, ne sono la quinta colonna. Gli immigrati, invece, sono il perfetto “esercito industriale di riserva”. Per questo vengono importati in massa, non c’è nessuna motivazione umanitaria, semplicemente servono schiavi da sfruttare come manodopera a basso costo.

Quando fate i vostri acquisti, qualunque essi siano, riflettete bene. Ci vuole poco a trasformarsi in complici di questo sistema criminale.

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