Turismo e Agricoltura in un unico Dicastero: Centinaio punta sul patrimonio enogastronomico

Palazzo Agricoltura, sede del MIPAAF, Roma

Palazzo Agricoltura, sede del MIPAAF, Roma

Ne abbiamo parlato nell’articolo dedicato al turismo enogastronomico: negli ultimi anni la componente esperienziale legata al cibo, alla ristorazione ed al mondo del beverage è diventata il più potente attrattore per il turismo italiano, nonchè un potente volano di rilancio per l’agricoltura. E mentre “Non vendiamo prodotti ma emozioni” sembra diventato lo slogan condiviso di quanti si occupano di turismo in Italia, il neo Ministro delle Politiche Agricole Gian Marco Centinaio -titolare anche della importante delega al Turismo -, promette di dare al settore il posto che merita nello scenario internazionale.

Valorizzazione delle tipicità e promozione del Made in Italy a tavola” sono state le prime parole d’ordine del Ministro, per il quale gli stranieri vengono in Italia sia per le sue bellezze storiche, architettoniche, naturalistiche, sia per l’enogastronomia. Con turismo e agricoltura assieme questo diventa un dicastero gigantesco, un dicastero della gestione e della promozione delle eccellenze del nostro Paese all’estero”1.

Un patrimonio articolato e variegato dove si mescolano cultura, territorio, enogastronomia ed attenzione per l’ambiente. Questi i cardini di quella che dovrà essere l’offerta dell’Italia turistica dinanzi ai mercati internazionali. Un lavoro complesso che richiederà competenza di gestione, la capacità per le singole imprese di fare rete sul territorio e sempre più attenzione alla comunicazione ed al marketing, per incrociare una domanda esigente che non accenna a diminuire.

Combinare pubblico e privato, Enti ed imprese sembra essere la strategia del Ministro, per il quale “Il primo passo riguarda l’organizzazione della struttura politica, il rapporto fra Ministero e Regioni sulla gestione del turismo, e Ministero e privati con cui bisogna lavorare in sinergia; il secondo è rimodulare la promozione del nostro Paese all’estero”1. Una tipologia di turismo che promette nuova luce per tutte quelle destinazioni fino ad oggi meno roboanti, trascurate dai classici itinerari di visita e dove si concentrano produzioni d’eccellenza e combinazioni territorio/patrimonio inaspettate.

Un paesaggio vitivinicolo, sempre più meta turistica anche nel nostro paese

Dopotutto secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), il turismo enogastronomico è un segmento in forte ascesa nonchè uno dei più dinamici all’interno del settore: in Europa sono circa 600mila le vacanze all’insegna dell’enogastronomia ed oltre 20 milioni i viaggi o i tours che includono attività enogastronomiche. E per quanto riguarda l’Italia i dati del 2017 sembrano confermare il boom: oltre 110 milioni di presenze per le quali la componente enogastronomica è stata cruciale nella scelta della destinazione ed una spesa complessiva che ha superato i 10 miliardi di euro. Ne parliamo nel dettaglio in questo articolo.

Inoltre questo tipo di turismo sembra promettere bene anche per il settore esportazioni: i primi dati confermano che l’interesse per l’enogastronomia non si esaurisce alla conclusione della vacanza, specie se parliamo di prodotti. Le esperienze enogastronomiche capaci di restituire emozioni contribuiscono a rendere i turisti sia più inclini a ritornare (nel 75% dei casi) piuttosto che a raccomandare la destinazione visitata (81%), o ad acquistare prodotti tipici una volta ritornati in patria (59%)2.

Infine – ed è questa la vera miniera per le realtà locali – quello enogastronomico è un tipo di turismo che sempre più si dirige verso località meno note, offrendo un importante volano per la promozione di territori rimasti un po’ in sordina. Piccole realtà produttrici d’eccellenza, se coinvolte in progetti territoriali che mirano a valorizzare un unicum dove convergono cultura, paesaggio, enogastronomia come sembra trasparire dalle parole del Ministro, potrebbero contribuire in maniera decisiva alla promozione di quelle Province e quei Comuni italiani tradizionalmente poco considerati dal turismo di massa.
Tutte speranze che ci auguriamo possano tramutarsi ben presto in realtà.

 


Dichiarazioni del Ministro Gian Marco Centinaio, ANSA, Roma, 6 giugno 2018. Testo completo qui: http://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/istituzioni/2018/06/06/centinaio-turismo-andra-in-ministero-politiche-agricole_5418a770-9ac5-42de-a078-19e627f55e19.html.

2 I dati sono contenuti nel libro “In viaggio per cibo e vino. Opportunità per un nuovo turismo integrato. Volume I” a cura della Prof.ssa Garibaldi, qui scaricabile gratuitamente.

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