TRUFFE SENTIMENTALI: QUANDO IL CUORE NON SENTE RAGIONE
C’è un fenomeno sempre piu diffuso, silenzioso ma devastante, che si consuma ogni giorno nelle chat digitali e si sostanzia di una promessa, “ti amo”, “ti desidero”, “non vivo più senza di te”: sono le truffe sentimentali.
Le vittime?
Donne e uomini, spesso soli, fragili, desiderosi solo di amore.
I carnefici? Persone senza scrupoli, abili manipolatori che mediante falsi profili, parole studiate ad arte, emozioni simulate, fanno cadere nella loro rete il malcapitato di turno
Il movente?
I soldi.
Dietro le foto, spesso rubate da altri profili di Instagram o Facebook, e le frasi romantiche tradotte con Google Translate, c’è un meccanismo ben collaudato che si ripete: ti faccio sentire importante, desiderata, compresa, amata.
Poi ti raccontano una storia: un figlio malato, un’eredità bloccata, un viaggio improvviso.
E a quel punto non chiedi più prove, perché hai già abbassato le tue difese e ti fidi. Ti fidi e paghi. Ti fidi, paghi e perdi tutto: soldi, dignità, fiducia nel prossimo e stima personale.
Non si tratta solo di essere vittima di reato (sostituzione di persona e truffa) ma di un raggiro doloroso dell’anima
E le vittime non sono persone credulone ed ingenue, ma sono esseri umani. Persone che, in un momento di fragilità, hanno creduto a un’illusione d’amore.
Il problema non è amare, il problema è non avere strumenti per difendersi, per capire quando l’amore è solo una maschera.
Come si previene?
Con la diffusione della cultura della legalità e dell’informazione, con la consapevolezza e l’ascolto. Se qualcuno vi chiede denaro dopo poche settimane di conoscenza online, confrontatevi con un amico, un parente, con le forze dell’ordine, con un avvocato, e soprattutto ricordate che il cuore ha bisogno di battiti veri e non di codici IBAN.
Ma c’è un messaggio che va ripetuto con forza: non ci deve essere nessuna vergogna nel denunciare. Non c’è debolezza nel riconoscere di essere caduti in una trappola emotiva.
La fragilità appartiene a tutti e tutti abbiamo diritto di ricevere tutela, giustizia e rispetto
E concludo ricordando le parole di
Frida Kahlo: “Alla fine, credo che non dobbiamo fare nulla per essere amati. Passiamo la vita cercando di sembrare più belli, più intelligenti. Ma ho capito due cose: chi ci ama ci vede con il cuore e ci attribuisce qualità che vanno oltre quelle che possediamo realmente. E coloro che non vogliono amarci non saranno mai soddisfatti, nonostante tutti i nostri sforzi. Le nostre imperfezioni non sono difetti, sono la chiave per riconoscere chi ci ama davvero.”
Questo vi auguro, questo mi auguro.
Niente di meno di questo.
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