Tremonti: “società civile e politica facciano un appello alla ragione”

Tremonti

Il 18 agosto 2020, il Professor Giulio Tremonti ha rilasciato a Matteo Carnieletto de Il Giornale una interessantissima intervista. I temi, affrontanti con un piacevole taglio storico-filosofico, trovano il loro punto nevralgico nella situazione italiana ed europea post-lockdown. Proveremo, in poche righe, a riassumerne le parti salienti.

Roma

“Nella Roma di oggi è l’opposto di quanto era nella Roma antica. Non è all’arte comica che si vieta la politica, ma è la politica che si sottomette o insegue l’arte comica. Del resto, le grandi maschere italiane appaiono nel Seicento, nella decadenza e nella sottomissione allo straniero di quella che è stata una grande civiltà.” Tremonti con questa pungente battuta fa riferimento alla presunta vittoria ottenuta dal Governo Conte in sede europea.

Atene

L’ex Ministro dell’Economia, parafrasando Aristotele e la sua opera “Politica”, spiega perfettamente un concetto che purtroppo fatica ad attecchire a causa dell’incessante propaganda mainstream. “Atene, si è detto, è il luogo politico in cui tutto è cominciato. Nella “Politica”, Aristotele parla della “crematistica” e dei “crematisti”, dove “crema” sono i soldi e crematisti sono quelli che nei soldi identificano il centro della vita: maniaci feticisti assoluti del denaro, oggi i profeti della finanza. Quelli che, dopo averci disastrato, prima con la loro turbo globalizzazione e poi con la loro turbo moneta, oggi ci offrono il solido – si fa per dire – contributo della loro “esperienza” applicata alla novità del turbo debito.”

Turbo moneta e turbo debito

Cosa ci insegna invece il passato più recente?, incalzato così dal giornalista Giulio Tremonti risponde. Passiamo per un attimo dalla vecchia Berlino e qui per ricordare il più riconosciuto e celebrato “mago della moneta”, Hjalmar Schacht, l’inventore dei buoni “MeFo”: l’oro di Mefistofele applicato all’industria metallurgica, l’artificio cambiario con cui fu finanziata l’industria militare tedesca del Terzo Reich.” E ancora. “Il sistema dei MeFo, a ben vedere, non è poi molto diverso da quello applicato dalla Bce a partire dal 2012 per arrivare ad oggi, quantitative easing e fiat money, il denaro che viene dal nulla, oggi con l’aggiunta alla turbo moneta del turbo debito.” Per il professor Tremonti la “turbo moneta” ed il “turbo debito” rappresentano una combinazione che non potrà più reggere nel prossimo futuro.

Il rapporto con la pandemia

“Nel 2009-2010, nella sede del G20 si confrontarono due visioni politiche: quella espressa dal Governo italiano e quella espressa dalla finanza internazionale. […] Si doveva agire e la soluzione proposta era nel passaggio dal “Free Trade” al “Fair Trade”. Non era sufficiente che fossero “giusti” i prezzi dei beni e dei servizi fatti sul mercato, ma necessario che ne fosse “giusta” la produzione con regole capaci di risalire a monte nelle relative filiere di produzione. È in questi termini che prese forma, per essere infine votato dall’assemblea dell’Ocse, il Global Legal Standard (GLS). Al punto 4 del GLS si chiedevano “regole in materia ambientale ed igienica”! Tremonti, infatti, ricorda con grande rammarico come il GLS fu battuto dal “Financial Stability Board” (FSB). “La vittoria dell’FSB fu celebrata con la pittoresca apparizione nei vertici internazionali di una sua vera e propria bandiera. Una vittoria, quella dell’FSB, che ci ha regalato ancora dieci anni di turbo globalizzazione e di turbo finanza.”

Che fare?

È finita l’illusione che ognuno possa stare in tutti i luoghi e possedere tutto. I liquidi non possono sostituire i solidi, i diritti non possono essere scissi dai doveri, i desideri non possono prendere il posto delle virtù e per virtù hanno da intendersi storia, sovranità, tradizioni, comunità, famiglia, responsabilità, solidarietà. C’è stato un momento nella storia simile a quello che è durato trent’anni e che è stato spazzato via dalla pandemia.” Giulio Tremonti, pertanto, non ha alcun dubbio. È arrivato il momento che la società civile e la politica facciano un appello alla ragione.

 

 

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