Stati Uniti d’Italia

Il senatore Vescovi: un paese presidenziale e federale

Stati Uniti d’Italia.Manuel Vescovi nel 2018 eletto senatore con la Lega Salvini Premier, in precedenza consigliere regionale per la Lega Nord e storico segretario leghista in Toscana. Ha presentato un audace disegno di riforma della costituzione in chiave presidenziale e federale.

Da molto tempo si parla di riforme. Ma poi non se ne fa nulla. Crede veramente che questa sia la volta buona?

È innegabile che il nostro Paese necessiti di un cambiamento. Io confido in una riforma profonda e soprattutto organica . Non è un caso che il disegno di legge Stati Uniti D’Italia proponga una rivisitazione di ampio respiro; le riforme frammentarie che ci sono state negli anni hanno dimostrato che gli  interventi parziali non solo   non sono risolutivi, ma anzi creano confusione. Abbiamo affrontato , costretti dagli eventi, tanti cambiamenti, questo sarebbe un cambiamento voluto e positivo . Dopo decenni di Governi che si sono susseguiti, perché aspettare ancora per una riforma ?

Senatore Pensa davvero che in Italia possa essere impiantato il modello presidenziale americano?

Con le peculiarità italiane . Il sottotitolo del mio libro Stati Uniti D’Italia recita “Obiettivo 2028” proprio perché la riforma richiede tempi tecnici che consentano di tener conto delle caratteristiche storiche e culturali del nostro Paese

Lei quindi vuole un’Italia presidenziale ma anche federale?

Come ho detto , una riforma deve essere organica . Il presidenzialismo garantirebbe una maggiore stabilità politica e restituirebbe il giusto peso alla scelta fatta dagli elettori. Un presidente scelto dal popolo avrebbe un diverso ambito di manovra, con un conseguente snellimento delle procedure. Il sistema Federale, come già possiamo vederlo in altri Paesi, garantirebbe una maggiore attenzione  al territorio ed un sistema fiscale più efficiente
Una Repubblica presidenziale e Federale sarebbe sicuramente più rispondente quindi alle attuali esigenze, permettendo una risposta veloce e più efficace alle esigenze dei cittadini .

Quali sarebbero i vantaggi del presidenzialismo, per il nostro sistema politico?

Un presidente scelto dal popolo avrebbe un maggiore peso politico. Il governo attuale è il sessantottesimo della storia repubblicana. 68 Governi in 77 anni di vita della Repubblica, cioè un Governo ogni 13 mesi circa . Complice l’attuale legge elettorale. Un sistema presidenziale garantirebbe stabilità e quindi la possibilità per chi fosse eletto di portare a termine un programma.

Il presidenzialismo viene spesso additato come pericoloso perché potrebbe portare a dittature. Cosa ne pensa?

Spesso pur lamentandoci di alcune situazioni, non abbiamo il coraggio di cambiarle e paventiamo conseguenze anche assurde . A nessuno verrebbe in mente di giudicare una dittatura gli Stati Uniti . Sono accuse pretestuose .

Crede davvero che al sud ci sia voglia di federalismo?

Credo che il Sud meriti un riscatto. Le Regioni del Sud Italia sono famose in tutto il mondo per il paesaggio, l’ospitalità , i prodotti gastronomici , i borghi e tanto altro ancora che non finiremmo mai di elencarne i pregi, però sono ugualmente tristemente note per  situazioni di disagi e carenza di infrastrutture. Con il federalismo queste Regioni avrebbero gli strumenti per adottare le decisioni più opportune e funzionali alle loro necessità. Il Federalismo andrebbe spiegato senza pregiudizi e così si potrebbe superare l’errata convinzione che il Federalismo porti un vantaggio esclusivamente alle Regioni del Nord più ricche.

Che fine faranno i partiti in un sistema simile a quello
Americano?

La concezione tradizionale   di Partito è profondamente cambiata . In America c’è un bipolarismo che , ad oggi, vedo difficile in Italia. Qui dobbiamo restituire la giusta importanza alla persona più che al partito. Io da  elettore devo poter scegliere chi votare e, in quello stesso momento, il candidato, tanto più se eletto, avrà  una responsabilità diversa e maggiore rispetto a quella attuale. Un sistema in cui i candidati sono imposti dai capi dei partiti provoca una distanza tra i cittadini e le istituzioni.

Senatore le posso chiedere come vede il risultato delle prossime elezioni regionali in Lazio e in Lombardia?

Il risultato confermerà il trend delle politiche , auspicando un conseguente rafforzamento del centrodestra .

Pensa che la Lega perderà l’egemonia proprio in casa ?

Se ha seminato bene no, altrimenti si. A scuola il voto lo danno gli insegnanti, alle elezioni, i cittadini.

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