Stanasel – “Completate solo il 33% delle opere anti-alluvione in Toscana

Stanasel – “Completate solo il 33% delle opere anti-alluvione in Toscana

Il Presidente Giani e il Partito Democratico paghino per i danni causati dalla loro incompetenza.”

“La Regione Toscana, governata dal Partito Democratico tramite Eugenio Giani, ha dimostrato evidenti
problemi strutturali in merito ai piani di gestione del rischio di alluvione in queste ultime settimane e non lo testimonia soltanto l’ennesima esondazione del torrente Bagnolo a Prato, nella notte di venerdì 10 novembre.

Lo evidenziano soprattutto i dati dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appenino Settentrionale che
aggiorna continuamente il piano di gestione del rischio alluvioni 2021-2027, approvato appena due anni fa.

Il Segretario Generale dell’Autorità, Gaia Checcucci, lo ha confermato in una recente intervista a “La Nazione”
di pochi giorni fa, dimostrando, dati e mappe alla mano, che molti lavori non sono stati fatti in questi anni, perché << tutte le arginature necessarie e varie casse di espansione a monte dei corsi d’acqua interessati non sono state tutte completate. È un dato di fatto >>. Nello specifico, Gaia Checcucci ha ricordato che le responsabilità sono in capo proprio al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il quale, è pure
Commissario di governo per l’attuazione delle opere e degli interventi contro il dissesto idrogeologico (in base alla rispettiva riforma del 2014, Governo Renzi), strumento straordinario tramite cui si possono superare gli impedimenti burocratici, a dimostrazione che non vi sono scuse per quanto non è stato fatto.

Ancor di più in virtù del fatto che i soldi ci sono e basti pensare che in riferimento alle opere necessarie per il Marina,
l’Ombrone e il Bisenzio, dal 2010 a oggi, risultano oltre 30 milioni di euro solo di fondi ministeriali stanziati a riguardo che vanno a sommarsi a quelli regionali. Il Presidente della Regione Eugenio Giani nonché Commissario di governo per il dissesto idrogeologico, deve attuare le opere contro il dissesto idrogeologico e
la messa in sicurezza usando le risorse che ci sono. Mentre assistiamo alla ipocrita narrazione del PD che vede
nel cambiamento climatico, (che sia chiaro, esiste, e va trattato di conseguenza), l’unico colpevole per quanto accaduto in Toscana, bisogna ricordare a tutti che nei documenti ufficiali di aggiornamento e revisione si
possono trovare le liste degli interventi ancora da effettuare, tra cui vi sono quelli ancora non partiti, quelli appena programmati e quelli in stato di abbandono. La pianificazione contro le alluvioni, inoltre, è pubblica in chiaro sul sito internet dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appenino Settentrionale.

Delle 878 opere idrauliche necessarie per garantire la sicurezza del territorio della Regione Toscana solo il 33% sono state
realizzate e in termini di copertura finanziaria solo il 7% non disponeva delle risorse necessarie. Troppe le opere già costate milioni di euro e ferme ormai da tempo, molte delle quali accompagnate da segnalazioni di alto rischio.

Questo dimostra ancora una volta l’incompetenza del Partito Democratico, che imputa colpe al Governo anche in questo momento, in relazione al taglio dei fondi del PNRR, nonostante sia palese che le uniche colpe per i mancati lavori sono da attribuirsi al PD, che governa la Regione Toscana e la maggioranza dei Comuni toscani colpiti da questo disastro. Lo stesso partito che si mette ad organizzare una raccolta fondi col simbolo di partito pur di speculare politicamente su questa tragedia ed ergersi a salvatore della patria,volendo far quindi dimenticare le proprie colpe e responsabilità per l’incuria e l’incapacità ampiamente
dimostrate nella gestione della pianificazione territoriale e delle politiche di prevenzione, non pervenute. Per
non parlare del triste tentativo del Partito Democratico toscano di sostituirsi, a livello locale, come partito politico, nella gestione dell’emergenza, alle associazioni di volontariato pur di apparire, mettersi in mostra e quindi issare una bandiera di partito su una tragedia come questa pur di far dimenticare le proprie colpe.

Noi, insieme a tanti cittadini toscani abbiamo, tuttavia, visto coi nostri occhi la loro incapacità gestionale di questa
emergenza a fronte della quale sanno fornire sempre e solo l’ennesima risposta scarica barile, che sia
internamente tra colleghi del partito per via delle loro guerre interne di potere o addirittura verso i tecnici che
non hanno colpe per le decisioni politiche prese da chi governa questi territori.
Ringraziamo il governo per aver subito dato una risposta chiara e concreta, sia sul piano degli aiuti e dei
soccorsi che su quello economico, con i primi interventi a favore delle imprese e gli oltre 300 milioni di euro
messi a disposizione, tramite varie forme, per le imprese colpite. Finita l’emergenza, come dichiarato dal
Presidente Giorgia Meloni, << la Protezione Civile valuterà l’erogazione di ulteriori risorse, quando la
Regione Toscana avrà terminato la ricognizione analitica dei danni >>. Ora abbiamo tutti il dovere, per il bene
di Prato e di tutta la Regione, di portare avanti un lavoro di squadra tra tutte le istituzioni. Su tutti i fronti, con
rapidità e concretezza, per fare il bene delle famiglie e delle imprese in ginocchio a causa di questo disastro.
Noi continueremo a lavorare con le forze dell’ordine, l’esercito, la protezione civile, le associazioni di
volontariato e i tanti cittadini volontari che stanno lavorando senza fermarsi ormai da giorni, senza bandiere di
partito, come abbiamo fatto sin dal principio.
Quando la situazione si sarà stabilizzata, saremo però subito pronti a fare tutti i dovuti approfondimenti e le
verifiche su cosa è stato fatto e su cosa invece non è stato fatto. Sia all’interno del Consiglio Comunale di
Prato dove protocolleremo tutti gli atti ispettivi necessari affinchè quanto è accaduto venga chiarito fino in
fondo sia all’interno del Consiglio Regionale della Regione Toscana, dove già i partiti del centrodestra hanno
annunciato una Commissione di Inchiesta a cui seguiranno ulteriori iniziative di verifica. Andremo fino in
fondo perché lo dobbiamo ai nostri cittadini e a tutte le nostre imprese in ginocchio per questo disastro.
Invito tutti a fare una donazione alla raccolta fondi istituzionale indetta dal Comitato Città di Prato Pro
Emergenze, con causale “Alluvione Prato” ed Iban IT31A0306921531100000005806 (Banca Intesa SanPaolo) e ci tengo a ringraziare tutti coloro che da giorni stanno aiutando Prato e la Toscana a rialzarsi. “

Claudiu Stanasel,Vice Presidente del ConsiglioComunale di Prato

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