La violenza di sinistra che in nome della tolleranza distrugge tutto

squadristi sinistra

Ricordo quando la sinistra produceva intellettuali, filosofi e amanti del bel pensiero. Oggi invece assistiamo solo ad atti di violenza e barbarie. Tutti nel nome della democrazia, per l’amor di Dio. Stiamo diventando vittime di  squadristi di sinistra.

Se analizziamo i più moderati ci accorgiamo che la BoldrinA si inginocchia in nome di Floyd cercando di imitare Schettino; che Saviano sputa sulla testa degli italiani dal suo attico a Manhattan, che Toscani si è fatto licenziare dal gruppo Benetton ma gli importa un ca**o perché è milionario.

E poi ci sono i Sentinelli, i nuovi squadristi di sinistra, che vogliono eliminare la figura di Indro Montanelli dalla memoria italiana (clicca qui per l’articolo).

E tutti zitti. Perché adesso la nuova moda è distruggere la storia. Le opere d’arte. La memoria. Nel nome della democrazia e del politically correct. La kultura della distruzione, di stampo talebano, si sta impossessando dei cervelli facilmente influenzabili delle masse.

Il New York Times, forse il più importante giornale americano, da sempre gestito dalla cultura di sinistra, dopo che l’editore Sulzberger ha fatto fuori James Bennet per un articolo non “in linea” sulle rivolte pro-Floyd, si è chiesto come mai in Italia ci siano ancora monumenti fascisti. Ma sì, certo, radiamo al suolo l’Eur, le stazioni di Santa Maria Novella, e tutti gli altri esempi di architettura piacentiniana. E visto che ci siamo, buttiamo giù anche il Colosseo, che ci uccidevano gli schiavi. IMBECILLI!

Dopo le statue di Cristoforo Colombo abbattute perché era razzista, adesso vogliono mettere bocca anche in Italia.

Se poi andiamo a pensare che in Svizzera, in nome dell’antirazzismo, hanno tolto i cioccolatini “moretti” dagli scaffali dei supermercati (qui l’articolo), a Livorno – nota terra rossa fuoco – i Quattro Mori stanno cominciando a preoccuparsi.

La mente e il braccio operativo

Ed è così che adesso si sconfiggono gli avversari politici. Non con le buone idee e le proposte migliori. Sono finiti i tempi di Berlinguer e Almirante. L’avversario non va sconfitto, ma giustiziato in pubblica piazza, se poi ci rimette la buccia sul serio sono danni collaterali. I DEM, tramite i propri organi di stampa, studiano il modo per distrugger la destra. E lo mettono in pratica aizzando le folle e trasformando i più facinorosi in squadristi di sinistra. La catena di comando è ben chiara.

Chi distrugge la propria storia non avrà mai un futuro. Infatti è sull’ignoranza e sulla plasmabilità mentale che chi detiene il potere e l’informazione, basa la propria strategia di mantenimento ed aumento delle influenze collettive.

Bisogna fermare chi coscientemente sta distruggendo e facendo distruggere il nostro passato per i propri volgari interessi di potere.

Il concetto è semplice: il denaro che circola è una costante. Più si creano disordini sociali e più si crea povertà. Ma essendo sempre costante il quantitativo di denaro, questo si concentra nelle tasche di coloro che stanno in cima alla catena del comando. Guarda caso il Washington Post è del signor Amazon Jeff Bezos.

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