Spiragli di pace

bandiera della pace

Spiragli di pace. Si apre la possibilità di una pace concreta in Ucraina. I segnali sono molto timidi e celati, ma per questo meno di rilievo e fortemente significativi.

La stampa americana

Innanzitutto da alcune settimane la stampa americana affossa la controffensiva Ucraina. Sta praticamente dicendo che è del tutto fallimentare.

Cosa evidente, quanto nascosta fino ad un mese fa.Questo significa che si sta cercando di preparare l’opinione pubblica alla necessità di una trattativa.

Inoltre anche un grande sponsor degli ucraini, ossia l’Inghilterra sta significativamente razionalizzando gli aiuti. Tra le altre cose chiedendo forti garanzie, per quanto riguarda gli aiuti economici. Garanzie che Kiev non è in grado di dare.

L’apparato fatiscente di Zelensky

L’Ucraina è uno stato al collasso. Già stremato negli anni dalla corruzione. Un apparato statuale poco consistente, che si scontra con un’ampia debolezza militare. Gli aiuti dell’Occidente sono determinanti per il megalomane ed un po’ grottesco Zelensky. Che atteggiandosi a leader di una grande potenza, cerca di fare il cavaliere dell’Occidente. Ma riesce a giocare questo ruolo solo grazie al supporto di  Washington e Londra. Se questo supporto venisse a diminuire, l’Ucraina cederebbe.

Dunque è necessario il consenso oltreoceano per continuare a rimanere in piedi. Questo il presidente ucraino lo sa . Se lo ignorasse, avrebbe deciso di innescare il bottone dell’autodistruzione

Trattative

Fonti autorevoli hanno chiaramente detto che l’Ucraina potrebbe aderire alla Nato, lasciando una parte dei propri territori alla Russia.  È vero che non c’è stato una conferma piena di queste dichiarazioni, ed è seguita una smentita secca di Kiev. Ma è vero anche che non c’è stata neanche una smentita completa di queste dichiarazioni, dalle autorevoli fonti che determinano i destini degli aiuti per l’Ucraina. E la politica economica, verso l’Ucraina di Washington e Londra , rappresenta di sicuro un forte strumento di pressione per Kiev.

Zelensky dovrà attenersi a quanto decide l’alleanza. Giocare da solo sarebbe un suicidio.

Altro importante segnali è l’invito dell’India al G20 per la Russia, e l’esclusione dell’Ucraina.

Nuovo fronte

Il fronte si sta spostando in Africa dove in molti vogliono riempire il vuoto lasciato dai francesi. E dove comunque si rischia di scatenare una polveriera, quindi l’Ucraina va almeno tenuta in una situazione di equilibrio.

Si deve tranquillizzare il fronte est, per potersi impegnare in Africa.

Inoltre la debolezza in patria di Joe Biden, con il rischio di perdere le elezioni presidenziali, lo porta a cercare immediatamente una pace che rassicuri gli americani e gli permetta di concentrarsi interamente sul fronte interno.

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