Sicilia: dati falsati per evitare la zona rossa

esercito

Mi è capitato di sentire dire dalle solite persone benpensanti che l’esercito a gestire i vaccini è una cosa terribile.

In effetti, se analizziamo bene il problema, che un Generale di Corpo d’Armata con tre (dico tre) lauree si possa mettere allo stesso tavolo con Di Maio, è veramente una cosa terribile.

La paura dei soliti radical chic è quella che l’Italia possa venire militarizzata. Senza contare che questo, al giorno d’oggi, è pressoché impossibile per vari aspetti che non mi metto ad analizzare adesso, siamo sicuri che possa essere proprio un male?

Basti vedere cosa è successo in Sicilia. In un laboratorio di Alcamo (TP) 200 tamponi positivi sono diventati per magia negativi. Secondo intercettazioni telefoniche compiute dall’Arma dei Carabinieri, anche il conteggio dei decessi veniva fatto ad arte. Il tutto per evitare numeri che avrebbero portato a restrizioni più dure.

Le accuse sono gravissime, e le elenco: falso materiale e ideologico. Ai danni di Maria Letizia di Liberti (dirigente della regione Sicilia) e due suoi collaboratori: Salvatore Cusimano e Emilio Madonia. Indagato anche l’assessore Ruggero Razza.

Il falso di cui stiamo parlando riguarda una molteplicità di episodi che sono avvenuti tra il novembre del 2020 e marzo del 2021. La dirigente e i suoi due collaboratori avrebbero alterato 40 flussi di dati diretti all’ISS, modificando il numero dei tamponi, dei positivi e dei decessi.

È ovvio che rimanere arancioni piuttosto che rossi porti solo benefici all’economia. Ma qui c’è da chiedersi di quale economia stiamo parlando. Se quella onesta e alla luce del sole, o quella che con modi molto diretti porti a far modificare i dati.

Purtroppo questa è l’Italia (non voglio pensare che sia solo una cosa localizzata alla Sicilia). pertanto sono molto, ma molto contento che ci sia il Generale Figliuolo.

 

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