• Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
oAdHoc News Quotidian
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
AdHoc News Quotidiano
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Politica

Separare per rafforzare: la riforma che dà pieno compimento alla Costituzione

di Daniela Simonetti
1 Novembre 2025
In Politica
0
Magistrati
9
VISITE
CondividiTwitta

Separare per rafforzare: la riforma che dà pieno compimento alla Costituzione

Le accuse di Giuseppe Conte e di una parte dell’opposizione — secondo cui la riforma della giustizia rappresenterebbe uno “scardinamento della Costituzione” o un “attacco all’indipendenza della magistratura” — non reggono a un’analisi lucida e concreta di ciò che il provvedimento realmente introduce.

Separare le carriere non significa indebolire la giustizia: significa renderla più forte, più coerente, più trasparente. Oggi, in Italia, giudici e pubblici ministeri appartengono allo stesso corpo: partecipano agli stessi concorsi, condividono formazione e carriere, e possono persino scambiarsi di ruolo nel corso della vita professionale

Un intreccio nato dal principio di unità della magistratura, ma che nel tempo ha generato un’ambiguità profonda: chi accusa e chi giudica appartengono alla stessa “famiglia”. Il rischio? Che la giustizia appaia, anche solo in superficie, non del tutto terza.

La riforma interviene proprio qui. Separando fin dall’inizio il percorso dei giudici da quello dei pubblici ministeri, essa punta a ristabilire un equilibrio netto tra le parti del processo: il giudice torna a essere il garante imparziale del diritto, il pubblico ministero la voce dello Stato che esercita l’azione penale

Due ruoli distinti, due responsabilità diverse, che non si sovrappongono né si condizionano più a vicenda.

Difficile capire come un principio del genere possa essere considerato una minaccia alla Costituzione.

Al contrario, ne è la naturale evoluzione. L’articolo 111, che tutela il diritto a un processo giusto e imparziale, trova in questa separazione la sua piena attuazione: un giudice libero da legami interni, che decide solo in base ai fatti e alle prove, non alle logiche di corpo o di carriera

C’è poi un altro aspetto, più volte ribadito dalla premier Meloni: la riforma riduce il rischio di strumentalizzazione politica della giustizia. Quando accusa e giudizio restano troppo vicini, basta poco perché un’inchiesta o una sentenza vengano lette come mosse di un disegno politico.

Separare le funzioni significa proteggere i magistrati stessi da sospetti e pressioni, restituendo alla giustizia la credibilità necessaria per meritare la fiducia dei cittadini.

Non è, dunque, un colpo all’indipendenza della magistratura. È un passo verso una giustizia più limpida, più autonoma, più onesta verso se stessa

È la scelta di molte democrazie mature, che hanno separato le carriere senza per questo scardinare i propri principi costituzionali.

Se nel referendum del 2026 la riforma verrà confermata, non segnerà la fine dell’indipendenza dei magistrati, ma l’inizio di una nuova stagione: quella di una giustizia più chiara, più comprensibile e più giusta. Una giustizia che non teme la trasparenza, ma la abbraccia — come garanzia di libertà e di equilibrio.

Leggi anche:

https://www.adhocnews.it/

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE

Tags: COSTITUZIONEIN EVIDENZAMAGISTRATURAREFERENDUMSEPARAZIONE CARRIERE
Articolo precedente

Ognissanti, la festa del ricordo e della presenza invisibile

Prossimo articolo

Ciao Lorenzo, uomo vero di sport e di vita

Prossimo articolo
Ciao Lorenzo, uomo vero di sport e di vita

Ciao Lorenzo, uomo vero di sport e di vita

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Contatti e informazioni AdHoc News
  • Partners & Advertising
  • Privacy policy
  • Cookie policy

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.