Semplificando molto e astraendo dalla grande varietà di casi nazionali, le destre sono due
C’è una “destra liberale” che sostiene i processi economici di globalizzazione e la concorrenza dei capitali dentro e fuori i confini di un singolo Paese.
Essa è ostile non tanto allo Stato, ma alla sua interferenza in questi processi: che lo Stato intervenga attivamente per favorirli, per smantellare “difese corporative”, è anzi visto con approvazione
E c’è una destra conservatrice, tradizionalistica e comunitaria, la destra del “Dio, Patria e Famiglia”, che trae i suoi consensi proprio dagli sconvolgimenti sociali che un capitalismo senza freni produce: disoccupazione e precarietà, declino di intere regioni, peggioramento dei redditi.
Queste due destre ci sono sempre state, sin dagli albori del capitalismo moderno e della democrazia rappresentativa, a volte dando origine a compromessi nello stesso partito, a volte divise in partiti diversi e contrapposti.
La divisione si manifesta quando le ragioni del mercato entrano in più forte conflitto con le ragioni della società: è allora che chi presta orecchio alle sofferenze sociali può trovare un facile consenso
Facile perché ancorato ai valori tradizionali di comunità strette, minacciate dal declino economico, da valori e atteggiamenti estranei ai loro modi di vita, dall’immigrazione.
Ciò è appena avvenuto negli Stati Uniti con la vittoria di Donald Trump, una vittoria della destra conservatrice contro la destra moderata e liberale.
E sta avvenendo in Europa con l’emergenza o il rafforzamento di partiti prevalentemente a destra nello spettro politico
Una società non può stare insieme sulla base di soli rapporti di mercato: il tentativo di assoggettare alle logiche di mercato tutti i rapporti sociali, come avviene nelle fasi più dinamiche del capitalismo, è una utopia irrealizzabile e produce danni.
Può produrre contromovimenti che vanno in direzione opposta, perché gli Stati, democratici o autoritari che siano, devono intervenire in difesa della coesione sociale, minacciata da una troppo radicale o troppo rapida alterazione delle condizioni di vita di gran parte dei cittadini
La destra liberale e mercatista scatena gli spiriti animali del capitalismo sregolato, che poi creano crisi economiche e sofferenze sociali.
Profonde differenze fra destra liberale e destra conservatrice emergono anche su temi come europeismo, famiglia tradizionale, matrimoni gay, adozioni gay, diritti LGBT, aborto, eutanasia, liberalizzazione delle droghe e via discorrendo.
Su questi temi, la destra liberale e’ molto progressista, e’ la “destra” che piace tanto alla sinistra progressista
Quindi, a questo punto, la destra conservatrice, tradizionalista e nazionalista entra in gioco e indirizza l’opposizione sociale secondo i suoi valori e i suoi orientamenti: law and order, contrasto all’immigrazione, difesa della propria identita’ e, appunto, forte opposizione alle posizioni liberali in materia di sessualità, aborto, droghe e famiglia.
Leggi anche:
